Michele Zorzi è il nuovo amministratore delegato di J-Invest spa, operatore finanziario indipendente attivo nel settore dei distressed assets e dei non performing loan (si veda qui il comunicato stampa).
Con una lunga esperienza maturata prima in Unicredit Group e Mediobanca e poi, per 6 anni, in Guber Banca, dove ha ricoperto il ruolo di responsabile commerciale e sviluppo, Zorzi ha guidato importanti operazioni nel settore Non-Performing Exposures (NPE) e contribuito allo sviluppo di numerosi prodotti.
In Guber Banca, Michele Zorzi ha concluso oltre 100 deal investendo oltre un miliardo di euro tra proprietà e fondi, portando la banca a più di 15 miliardi di asset acquisiti.
“Sono orgoglioso di assumere questo prestigioso ruolo e ringrazio per la fiducia accordata. Lavoreremo da subito per consolidare il posizionamento della società nel mercato e per rafforzarne il percorso di crescita e sviluppo”, ha sottolineato il neo ad Zorzi.
Sotto la guida di Michele Zorzi, la società si prepara ora a una nuova fase di sviluppo per consolidare la propria posizione nel mercato e rafforzare la propria offerta a livello nazionale e internazionale.
Fondata nel 2008, J-Invest conta oggi un team di circa 30 persone e gestisce asset per poco più di 4 miliardi di euro, rappresentando più di 4 mila debitori. Con un focus particolare sugli acquisti pro-soluto e la gestione di NPL ammessi al passivo di procedure concorsuali, ha condotto 25 serie di cartolarizzazioni e investimenti per quasi mezzo miliardo di euro. J-Invest, è un intermediario finanziario ex art.106 TUB e iscritto inoltre all’albo ex 115 TULPS.
Zorzi succede nel ruolo di ad che era di Jacopo Di Stefano, fondatore della società, che la scorsa primavera ha rassegnato le dimissioni, dopo essere stato indagato (insieme a Marco Scorzoni, cfo di J-invest e managing director della controllante JDS-FIN Holding srl), dalla Procura di Milano nell’ambito dell’inchiesta relativa alla liquidazione di Aerolinee Itavia, il gruppo aeronautico finito in amministrazione straordinaria dopo il noto incidente al suo DC9 precipitato nel giugno 1981 al largo dell’isola di Ustica (si vedano qui l’ANSA e qui altro articolo di BeBeez).
Così come spiegato da una nota della società pubblicata in bella evidenza sul sito (si veda qui il comunicato stampa) “J-Invest spa non è in alcun modo coinvolta nei fatti oggetto del procedimento penale riportato dagli organi di stampa e informazione. Pertanto, la società non è soggetta a specifiche indagini o misure restrittive (…) A seguito di quanto sopra, al fine di distinguere nettamente le vicende personali da quelle di J-Invest spa, l’amministratore delegato dott. Jacopo Di Stefano ha rassegnato le proprie dimissioni e l’Assemblea ha nominato in data 16 maggio 2024 il dott. Matteo Tamburini come nuovo consigliere. J-Invest spa rimane estranea e non coinvolta nelle vicende penali in questione e non vi sono ostacoli alla continuazione delle normali attività aziendali”.
La nota sottolinea inoltre che “J-Invest è dotata di fondi propri per oltre 12 milioni di euro e requisiti patrimoniali a fronte di rischi di primo pilastro di circa 3 milioni di euro disponendo dunque di una eccedenza patrimoniale di circa 9 milioni di euro e un Total Capital Ratio superiore al 24%. La più che ampia eccedenza patrimoniale copre quindi abbondantemente le esposizioni con parti correlate direttamente o indirettamente coinvolte nella vicenda che alla data attuale ammontano a circa euro 2.241.431. J-Invest spa sta proseguendo la normale operatività e continuerà ad operare con la massima correttezza, trasparenza e professionalità, tutelando gli interessi di tutte le proprie controparti, inclusi quelli degli investitori nelle note emesse dai veicoli di cartolarizzazione i cui recuperi sono affidati alla società in gestione come sub-servicer, garantendo il corretto svolgimento delle proprie attività in conformità con le disposizioni di vigilanza”.