aiko, startup che sviluppa software di Intelligenza Artificiale per l’automazione delle missioni spaziali, ha incassato un round da 1,5 milioni di euro. Lo hanno sottoscritto Primomiglio sgr, tramite Primo Space Fund, e Geminea, holding di partecipazioni focalizzata in start up che operano nel settore dell’Intelligenza Artificiale e che aveva già investito nella startup a inizio 2019. Primomiglio è stata assistita per gli aspetti legali dallo studio MJH Alma. I soci fondatori e Aiko sono stati invece seguiti dallo studio Boursier (si vedano qui la nota delle società e qui il comunicato stampa dei consulenti).
aiko è una società deep tech fondata nel 2017 a Torino da Lorenzo Feruglio, Giorgio Albano e Loris Franchi. La startup punta a diventare il riferimento per l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale alle missioni autonome nello spazio. È stata la prima società in Europa ad avere dimostrato in orbita algoritmi di deep learning. Il mercato di riferimento è costituito dai produttori di satelliti, dagli sviluppatori software per la gestione delle missioni e dalle società che operano missioni spaziali. Tali realtà, attraverso l’utilizzo delle tecnologie sviluppate da Aiko, possono aumentare il grado di automazione delle loro infrastrutture, potenziare le prestazioni dei sistemi spaziali, e introdurre autonomia nelle decisioni prese durante le missioni, introducendo forti risparmi nei costi relativi a queste ultime.
“Siamo estremamente motivati dall’aver ricevuto questo investimento e dal supporto che Primo Space darà ad aiko, questo ci consentirà di posizionarci come leader nello sviluppo e fornitura di tecnologie all’avanguardia per l’automazione delle missioni spaziali. Queste tecnologie, grazie all’apporto dell’Intelligenza Artificiale, hanno raggiunto complessità e capacità inimmaginabili solo qualche anno fa, e il settore spaziale può beneficiare enormemente di questo trasferimento tecnologico. Vogliamo creare qualcosa di molto raro nel settore spaziale, una startup deep tech concentrata nel risolvere un problema molto complesso e specifico, ma con impatto enorme nel settore”, ha dichiarato Lorenzo Feruglio, ceo e fondatore di aiko.
L’operazione è il primo investimento del fondo Primo Space, dedicato alla space economy, che ha effettuato il primo closing a quota 58 milioni di euro nel luglio scorso (si veda altro articolo di BeBeez) ed era stato lanciato da Primomiglio sgr nell’estate 2018 originariamente con il nome di Astra Ventures (si veda altro articolo di BeBeez). Il fondo ha un team di gestione guidato da Matteo Cascinari e Giorgio Minola, che è supportato nelle attività di scouting e advisory dalla Fondazione E. Amaldi, fondazione di ricerca creata dall’Agenzia Spaziale Italiana, sponsor del progetto, e conta sul supporto di alcune delle principali università italiane come il Politecnico di Torino e l’Università di Salerno, che rappresentano due centri molto attivi nella generazione di spin-off in ambito aerospaziale e digitale.
Matteo Cascinari e Giorgio Minola, general partner di Primo Space, hanno commentato: “Siamo molto contenti di accompagnare lo sviluppo di una realtà come Aiko nel panorama della New Space Economy italiana e di fornire le risorse per la crescita di una società e di un settore così innovativo”. Maria Cristina Falvella, presidente della Fondazione E. Amaldi, ha aggiunto: “Il finanziamento di Aiko rappresenta il primo traguardo del fondo Primo Space a pochissimi mesi dalla sua costituzione e conferma l’importanza del venture capital per le aziende del nostro Paese”.
Dall’inizio del 2021 entrerà a far parte a tempo pieno del team di gestione di Primo Space Fund anche Raffaele Mauro, che comunque è già operativo nel fondo. Mauro è stato fondatore e managing director di Endeavor Italia, organizzazione che supporta le imprese ad alta crescita su scala internazionale, in passato si è occupato di investimenti hi-tech e sviluppo di iniziative per l’imprenditorialità innovativa con il gruppo Intesa Sanpaolo e presso fondi di venture capital come United Ventures e P101. Mauro inoltre è Kauffman Fellow, ha conseguito l’MPA presso la Harvard Kennedy School con specializzazione in finanza internazionale, il Ph.D. presso l’Università Bocconi ed il GSP della Singularity University nella base NASA Ames. Raffaele Mauro ha commentato: “La piena operatività di un fondo come Primo Space rappresenta un passo importante per l’Italia. Disponiamo oggi di uno strumento in grado supportare imprese ad alta intensità tecnico-scientifica, in grado di creare le condizioni per la crescita economica del futuro e di attrarre talenti, capitali e nuove energie per lo sviluppo”.