Alberta Pacific Furniture spa (Apf), azienda italiana produttrice di divani e arredi da salotto, il 3 aprile scorso ha presentato istanza di concordato in bianco. Il tribunale di Treviso il 14 aprile scorso ha concesso alla società tempo fino al 22 settembre 2020 per presentare la proposta definitiva di concordato preventivo o la domanda di omologa dell’accordo di ristrutturazione dei debiti e nominato Roberto Cortellazzo Wiel commissario giudiziale (si veda qui il decreto del tribunale).
Alberta, fondata nel 1978 e basata nel trevigiano, è controllata da Giuseppe Sbroggiò e famiglia e ha realizzato prodotti venduti in larga parte all’estero, in molte residenze alberghiere prestigiose tra le quali il Four Seasons di Beirut, il Capoul Novotel di Tolosa e l’Al Mustafawi Villa Projects di Doha.
Secondo quanto scrive Andrea Giacobino sul suo blog, l’azienda sarebbe finita in crisi per il focus di vendite sui mercati cinesi e tedesco, in “fortissima contrazione” a causa della crisi innescata dal coronavirus. Apf ha pagato tutti i dipendenti fino allo scorso marzo, ha poi chiesto l’ammissione alla cassa integrazione e ha elaborato da una parte un piano di ristrutturazione (affidato allo studio Consimp di Treviso) e dall’altra una stima dell’attivo immobiliare curata da Francesco De Mori.
L’azienda, con sede a Vazzola (Treviso), ha chiuso il 2018 con ricavi per 11,34 milioni di euro, un ebitda di 626 mila euro e una posizione finanziaria netta di 4,63 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente). La società nel febbraio scorso presentava debiti per 10 milioni, di cui 5,4 milioni verso banche e 2,7 milioni verso fornitori.