PayBe, il nuovo strumento di pagamento promosso da Flowbe in collaborazione con Banca Mediolanum, Banco BPM, e BNL-BNP Paribas, insieme ad ABI Lab e lo studio legale LawaL Legal and Tax Advisory, è stato ammesso nella Sandbox FinTech (si veda qui il comunicato stampa), il regime regolamentare realizzato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze in collaborazione con l’IVASS (l’authority d vigilanza sulle assicurazioni), la Banca d’Italia e la Consob per portare avanti, in ambiente controllato, il test di prodotti e servizi digitali utili alla crescita e l’innovazione del Paese, come stabilito dal decreto del 30 aprile 2021 n.100.
PayBe, il primo strumento fornito direttamente da operatori bancari in grado di garantire la cosiddetta “Prova Fondi” attraverso un’esperienza full-digital e senza la necessità di conoscere l’IBAN del beneficiario, permette di effettuare in modo semplice operazioni tradizionali quali compravendita di beni tra privati, transazioni tra pubblica amministrazione o operatori di business e privati fino ad arrivare all’automatico rilascio del pagamento tra operatori di business in base allo stato di consegna della merce. La circolazione di PayBe è abilitata anche dalla combinazione di TENet, l’innovativa piattaforma di interoperabilità sviluppata da Flowbe, e l’infrastruttura ABILabChain, già utilizzata da oltre 100 banche italiane.
Emilio Baselice, Presidente di Flowbe, ha dichiarato: “Grazie a TENet sarà possibile introdurre nel settore bancario questo nuovo strumento di pagamento che, sfruttando la programmabilità degli smart contract, permetterà di semplificare i processi di pagamento sia per i cittadini che per gli operatori di business, introducendo un sensibile miglioramento nell’esperienza d’uso e consentendo importanti benefici in termini economici, sociali ed ambientali”.
Romano Stasi, Segretario Generale di ABI Lab, ha aggiunto: “L’infrastruttura ABILabChain conferma il suo ruolo centrale nel settore bancario italiano ed europeo per abilitare l’introduzione di strumenti innovativi atti a migliorarne la competitività e supportare il raggiungimento degli obiettivi in un percorso più ampio di digital transformation”.
Con la costante supervisione di Banca d’Italia, in seno al percorso di sperimentazione, il progetto evolverà nei prossimi mesi fino alla messa in produzione e conseguente possibilità di utilizzo da parte degli utenti finali delle banche aderenti. Il rilascio è previsto per la seconda metà del 2023.
Nata sulla scia di esperienze internazionali, la Sandbox italiana, voluta dal legislatore per innovare e semplificare i sistemi finanziari, sta consentendo alle FinTech e alle InsurTech di portare avanti sperimentazioni importanti in un ambiente regolamentato ma altrettanto semplificato. Partecipando alla Sandbox gli operatori possono testare prodotti e servizi innovativi in costante dialogo e confronto con le autorità di vigilanza. La prima finestra temporale per la presentazione delle richieste di ammissione (si veda altro articolo BeBeez) si è chiusa lo scorso 15 gennaio.
Tra gli ultimi progetti ammessi alla sperimentazione della Sandbox, antecedentemente a quello di PlayBe, ricordiamo quelli di SIA spa (Servizi di Informatica Assicurativa) di Bassano del Grappa (da non confondere con l’omonima società confluita in Nexi) e X Consulting srl (qui il documento di ammissione di X Consulting) , entrambi orientati al miglioramento dell’efficienza del sistema finanziario con beneficio per gli utenti finali, come previsto già dal Decreto Crescita del 2019 (si veda altro articolo BeBeez).
Queste ammissioni hanno fatto a loro volta seguito a quella del progetto di Sara Assicurazioni (si veda qui il comunicato stampa), la Compagnia Assicuratrice ufficiale dell’Automobile Club d’Italia, che, in collaborazione con il partner tecnologico Solidity 2 ha avviato la sperimentazione del Registro Elettronico, basato su tecnologia blockchain, che certifica la proprietà di biciclette, e-bike e monopattini elettrici gestendo i passaggi di proprietà in modo smart.