AMCO ha chiuso il 2021 con 33 miliardi di euro di crediti deteriorati in gestione, di cui 13 miliardi di UTP, relativi a 45 mila imprese italiane. Lo ha comunicato ieri la società del Ministero dell’Economia e delle Finanze, guidata dalla ceo Marina Natale, in occasione della presentazione dei risultati di bilancio 2021 (si veda qui il comunicato stampa e qui la presentazione agli analisti). Il dato sugli asset in gestione è in leggera diminuzione dai 34 miliardi di euro di fine 2020 (si veda altro articolo di BeBeez) per effetto degli incassi. A fine 2019, invece, sui libri della società c’erano NPE per 23,8 miliardi (si veda altro articolo di BeBeez).
Gli incassi nel 2021 sono cresciuti del 57% rispetto al 2020 e hanno raggiunto quota 1,35 miliardi, in forte crescita rispetto al 2020 (+57%), rappresentando il 4,2% degli asset in gestione medi, una percentuale ben superiore al 3,7% del 2020. La crescita è dovuta al miglioramento dello scenario macro, alla ripresa dell’attività dei tribunali, alla maggior conoscenza dei portafogli e allo sfruttamento della leva operativa offerta dal modello inhouse/outsourcing.
Intanto, per finanziare la crescita dell’attività, AMCO ha lanciato lo scorso agosto 2021 un programma di emissione di commercial paper da 1 miliardo di euro (si veda qui l’Information Memorandum). A fine luglio è stato inoltre ampliato fino a 6 miliardi il programma di emissione di titoli a medio termine (EMTN, si veda qui il Prospetto).
Sul fronte degli investimenti, ricordiamo che AMCO nel marzo 2021 ha acquisito da Banca Carige un portafoglio composto da crediti derivanti da contratti di leasing per circa 70 milioni di euro(si veda altro articolo di BeBeez); mentre nel dicembre 2021 ha acquisito da Banca Iccrea crediti UTP per circa 268 milioni (si veda altro articolo di BeBeez)e ancora da Banca Carige un ulteriore portafoglio di crediti derivanti da contratti di leasing per circa 18 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Sempre lo scorso anno, inoltre, il fondo Back2Bonis del Progetto Cuvèe ha superato quota un miliardo di euro di crediti gestiti, avendo ricevuto tre diversi apporti da un numero crescente di banche partecipanti: 52 milioni da parte di BPER Banca, 59 milioni da parte di AMCO, Banco Desio e un altro primario istituto italiano e 124 milioni da Banca ICCREA, CRA Binasco e un altro primario istituto italiano.
Nell’agosto 2021, AMCO e Banca Progetto hanno sottoscritto una convenzione per cui Banca Progetto potrà erogare ai clienti di AMCO finanziamenti a fronte della cessione del quinto dello/a stipendio/pensione a condizioni economiche agevolate (si veda altro articolo di BeBeez). Mentre a novembre AMCO ha avviato una collaborazione con SACE per condividere le rispettive best practice e il know how specialistico nella gestione dei crediti deteriorati in Italia e all’estero e per valorizzare i rispettivi portafogli di servizi e ambiti di specializzazione.
A fine 2021 è poi stata creata una nuova direzione Special Partnerships & Servicers (SP&S), con l’obiettivo di consolidare la partnership con 12 primari servicer.

Quanto ai numeri di bilancio, i ricavi mostrano una forte crescita (+43%) raggiungendo i 307 milioni, con un peso crescente dei ricavi da investimenti che ne hanno trainato la crescita, raggiungendo l’85% del totale, rispetto al 78% del 2020. Anche l’ebitda ha registrato un balzo a 185,8 milioni (+17% da 158,8 milioni) e l’utile netto è salito a 69,6 milioni (+22% da 57,1 milioni).
L’ad Natale, riassumendo quanto fatto dalla società nell’anno appena concluso, ha detto: “Chiudiamo il 2021 in sensibile crescita e con una importante redditività: l’utile netto normalizzato raggiunge i 70 milioni di euro, grazie agli alti margini operativi. Gli incassi sono in forte aumento e raggiungono 1,3 miliardi di euro. Si conferma l’elevata solidità patrimoniale con un CET1 del 35,1%, a supporto della futura espansione del business. Sosteniamo l’espansione del business rafforzando la squadra: ora siamo 342. Abbiamo ampliato il numero di servicer con cui collaboriamo, per la cui gestione abbiamo creato una nuova direzione dedicata. Nel corso del 2021, abbiamo supportato con successo le ristrutturazioni di molte aziende italiane, confermando l’approccio sostenibile al credito tramite una gestione paziente, volta a favorire la continuitàaziendale delle imprese, a sostegno del tessuto economico del Paese”.