Cinven ha annunciato l’acquisizione della piattaforma di gestione patrimoniale True Potential (si veda qui il comunicato stampa). L’operazione potrebbe valutare l’asset manager tra 1,6 e 2 miliardi di sterline (si veda qui Sky News), una cifra che però è al di sotto dei 2,5 miliardi che si dice i soci di True Potential volessero spuntare quando erano in trattative con altri potenziali investitori, ivi compresa una Spac promossa da Bernard Arnault. True Potential iprevede di chiudere il 2021 con oltre 20 miliardi di sterline di asset in gestione e di generare un ebitda di circa 135 milioni. Fondata nel 2007, True Potential è controllata da David Harrison (presidente), Daniel Harrison (ceo), Neil Johnson (cfo), Mark Henderson (head of True Potential investments) ed Earl Glasgow (head of distribution).
Crayhill Capital Management ha raggiunto il closing finale della raccolta del suo fondo Crayhill Principal Strategies Fund II all’ hard cap di 820 milioni di dollari (si veda qui il comunicato stampa). L’azienda, che è stata lanciata nel 2015 da Joshua Eaton eCarlos Mendez, una coppia di veterani di Magnetar Capital, si concentra su investimenti in credito e in particolare in special situation, leasing di attrezzature, factoring dei trasporti, finanza commerciale, energie rinnovabili e crediti.
Thoma Bravo, ha annunciato che acquisirà il controllo del fornitore di intelligence sulle minacce informatiche Intel 471 dai fondatori Mark Arena e Jason Passwaters, che manterranno una quota di minoranzz significativa e continueranno a guidare la società (si veda qui il comunicato stampa). Thoma Bravo supporterà la società specializzata in cybersecurity nell’evoluzione della sua suite di prodotti. Il presidente di Thoma Bravo, Adam Solomon, ha dichiarato: “Mentre la trasformazione digitale continua ad accelerare, le organizzazioni hanno raggiunto un punto di svolta nel modo in cui affrontano la sicurezza informatica, riconoscendo l’importanza fondamentale di farsi trovare preparati di fronte alle minacce”. Sempre nello stesso settore a fine agosto Thoma Bravo ha concluso l’acquisizione di Proofpoint (si veda qui il comunicato stampa), a seguito di un’opa annunciata lo scorso aprile (si veda altro articolo di BeBeez) per un valore di 12,3 miliardi di dollari.
Revaia (ex Gaia Capital) ha chiuso la raccolta del suo primo fondo di crescita a quota 250 milioni di euro, ben oltre il target iniziale di 200 milioni, classificandosi così come il più grande fondo europeo di venture capital a guida femminile (si veda qui il comunicato stampa). Tra gli investitori si contano i colossi assicurativi Generali, Allianz e Maif, fondi pensione e altri investitori istituzionali tra i quali Bpifrance e family office. Fondato da Alice Albizzati ed Elina Berrebi, Revaia è supportata da Sycomore Asset Management, che oltre ad avere una quota di minoraza nell’asset management company, è anche investitore del fondo. Revaia ha 15 dipendenti e ha aperto un ufficio a Berlino all’inizio di quest’anno. Revaia ha iniziato a raccogliere il fondo nel 2019 e ora ha 10 società in portafoglio in Europa, inclusa la società di software per call center Aircall, che a giugno è stata valutata oltre un miliardo di dollari.
Cheyne Capital ha raggiunto l’hard cap di un miliardo di euro nella raccolta del suo secondo fondo di credito, special situation e ristrutturazioni del debito, Cheyne European Strategic Value Credit Fund II (si veda qui il comunicato stampa). Il primo fondo della serie aveva a sua volta chiuso la raccolta nel 2019 a quota un miliardo di euro (si veda qui il comunicato stampa di allora). Il Fondo II, che continuerà la strategia di fornire soluzioni di capitale alle società di medie dimensioni che affrontano problemi di liquidità e altre complesse sfide finanziarie. Il nuovo fondo ha già condotto sette investimenti in cinque diversi paesi europei, Italia compresa. Il fondo lo scorso anno ha infatti investito in bond e strumenti partecipativi di General Smontaggi, tra i leader nazionali nel settore delle demolizioni e bonifiche (si veda altro articolo di BeBeez) e in Irplast, società attiva nel settore del packaging (si veda altro articolo di BeBeez). Anthony Robertson, managing partner e cio di Cheyne Strategic Value Credit, ha dichiarato: “Siamo onorati che così tanti dei nostri investitori esistenti abbiano scelto di continuare il viaggio con noi e accogliamo calorosamente i nostri nuovi investitori. C’è un enorme bisogno di fonti alternative di capitale per supportare le imprese europee del mercato medio che affrontano sfide finanziarie, in particolare quelle che sono state colpite negativamente dalla pandemia”.