In una settimana ancora all’insegna dell’incertezza sui mercati, dovuta sia all’avvicinarsi delle elezioni in Francia che della confusione degli investitori su numero e tempi dei tagli ai tassi da parte delle banche centrali leader, solo due dei titoli di investitori in private capital pubblicato nella pagina Trading floor di BeBeez,in collaborazione con eToro, cioè la canadese Brookfield Corporation (+9,2%) e la statunitense Hamilton Lane (+5,2%), non a caso due player di Oltreoceano, hanno messo a segno performance significative.
La prima ha beneficiato della notizia diffusa lo scorso 26 giugno che il gestore Usa Gateway Investment Advisers nel secondo trimestre ha incrementato sensibilmente la sua posizione nell’investitore canadese, molto attivo tra l’altro sulle energie rinnovabili. Ad agevolare la performance di Brookfield è stata anche una certa sottovalutazione del titolo, che attualmente tratta a circa 41 dollari canadesi ma i broker indicano un target price di 51 dollari.
Di antura più “fondamentale” i fattori alla base della performance di Hamilton Lane, che ha beneficiato del closing, alla fine della settimana precedente, del più grande fondo mai raccolto dall’investitore di Philadelphia, Secondary Fund VI, che ha raccolto 5,6 miliardi di dollari (si veda qui il comunicato stampa) con conseguenti apporti in termini di commissioni di gestione. Tra l’altro il secondary private equity è un segmento tra i più gettonati oggi negli Stati Uniti grazie alla relativamente minore rischiosità percepita. A ciò va aggiunta la notizia della partnership stretta con la fintech Daphne Technologies (si veda qui il comunicato stampa), che ha sviluppato una piattaforma in grado di rendere più efficiente il processo di fundraising.
All’estremo opposto della graduatoria per performance troviamo invece l’investitore americano Ares Commercial Real Estate, che nonostante il nome investe soprattuto in private debt (in cui gestisce 309 miliardi di dollari) e che ha perso il 7,4% nel corso di una settimana da dimenticare, aperta con un rating Reduce da parte dei sette analisti che seguono il titolo. Parere suffragato dal gestore Wellington Management, che nel secondo trimestre ha ridotto di quasi il 10% la sua posizione sul titolo.