Il Tribunale di Milano ha depositato lo scorso 15 maggio il decreto di omologa della proposta concordataria per Axitea, il gruppo di vigilanza nato dal consolidamento di Sicurglobal con una serie di piccole realtà del settore (scarica qui il decreto di omologa del concordato).
L’omologa era attesa, dopo che tre quarti dei creditori avevano votato a favore del piano, che comunque chiede alle banche uno stralcio importante dei propri crediti (si veda qui altro articolo di BeBeez). Lo scorso marzo, l’amministratore delegato di Axitea, Marco Bavazzano aveva spiegato a MF Milano Finanza che l’attuale azionista, il fondo Stirling Square Capital Partners,” inietterà nuova finanza per 32 milioni di euro, che serviranno a ripagare parte dei 197 milioni di euro di debiti della società, di cui 78 milioni verso le banche (Unicredit, Monte Paschi di Siena, Interbanca e Banco BPM). Le banche, a valle di uno stralcio dell’87,34% dei loro crediti, in linea con gli altri crediti chirografari (per un totale di 157 milioni) beneficieranno dell’aumento di valore dell’azienda, tramite strumenti partecipativi, nel momento in cui ci sarà un cambio di controllo, il che accadrà verosimilmente al termine del piano industriale nel 2021″.
Bavazzano aveva precisato a BeBeez che “gli altri 40 milioni di debiti sono stati classificati come crediti privilegiati e quindi suscettibili di essere rimborsati per intero parte per cassa e parte nei 12 mesi successivi alla data dell’omologa”.
L’ad di Axitea aveva anche detto a MF Milano Finanza che l’accordo di ristrutturazione porterà la società in equilibrio patrimoniale, con un patrimonio netto positivo per circa 65 milioni, mentre nel frattempo già nel 2016 è stato ritrovato l’equilibrio sul fronte del conto economico con un ebitda che è tornato positivo”, sebbene il bilancio si chiuderà ancora con una perdita (pur in grande miglioramento rispetto ai numeri del 2015), e con ricavi in lieve ribasso dai 79 milioni del 2015.
Il testo dell’omologa ricorda che “Axitea ha basato la propria proposta di concordato, rimaneggiata e integrata con successive memorie in data 30.08.2016, 23.09.2016 e 25.10.2016, su un piano di tipo in continuità diretta , che è stato anche esso integrato, rispetto alla versione del 25.10.2016, in data 29.11.2016 così riassumibile:
– operazioni volte ad ottenere risparmio nella gestione attraverso molteplici interventi mirati
-operazioni volte a modificare la tendenziale estrazione dei clienti, passando dai piccoli privati ai clienti istituzionali con maggiore volume di fatturato, maggiore
-durata del contratto, migliore solvibilità
-ristrutturazione della strategia industriale attraverso il passaggio tendenziale da una sicurezza basata sulla sorveglianza umana e molteplici dipendenti a un potenziamento degli aspetti tecnologici e di sorveglianza telematica e digitale avente nel lungo periodo minori costi; in questo ambito è stata prevista l’apertura di una centrale operativa per le provincie di Chieti e Pescara che l’attestatore ha ritenuto funzionale al piano e sostenibile.
Lo sviluppo del piano è compreso in alcuni anni che dovrebbero consentire di ristrutturare l’attività e renderla redditizia, cosicchè le 24 rate dei pagamenti ai creditori chirografari decorreranno dal 31.1.2020 e si concluderanno il 31.12. 2022”.