Dedagroup spa, polo di aggregazione di aziende italiane di eccellenza del software in particolare delle soluzioni As a Service (SaaS), ha annunciato l’acquisizione di una quota di ORS – Operational Research System srl, software house italiana fondata oltre 20 anni fa e che offre soluzioni arricchite di algoritmi di Intelligenza Artificiale e Machine Learning per l’ottimizzazione dei processi di business principalmente per i settori financial services, retail ed energy. PwC Deals, che ha agito in qualità di advisor finanziario esclusivo e ha inoltre assistito Dedagroup nelle attività di due diligence finanziaria, commerciale e giuslavoristica. Lo Studio Legale Valli Mancuso ha seguito gli aspetti legali dell’operazione (si vedano qui la nota di Dedagroup e qui il comunicato stampa dei consulenti).
Secondo quanto risulta a BeBeez, Dedagroup ha acquisito il 20% di ORS, affiancando nel capitale Fabio Zoffi, veneziano, con un passato in Edizione Holding e da anni residente in Germania, che nel 2013 ha acquisito la maggioranza di ORS (oggi ha il 35,44% attraverso la sua Bucintoro gmbh), il ceo Markus Steck (7,85%), il fondatore e cto Pierluigi Riva (12,16%), il responsabile delle attività americane Chandra Subramanian (4,78%), il managing director Enrico Campagnol (1,56%) e il coo Barbara Battaglino (0,74%). il restante 17,47% fa capo a ORS Operative research System gmbh.
ORS ha chiuso il bilancio 2020 con 6,1 milioni di euro di ricavi, circa 240 mila euro di ebitda e un debito finanziario netto di 1,9 milioni (si veda qui l’analisi Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). L’ingresso di Dedagroup in ORS consentirà al gruppo di integrare le proprie soluzioni con quelle di ORS a livello cross-industry, puntando alla realizzazione di un ecosistema AI che possa rispondere alle esigenze dei propri clienti a livello nazionale e internazionale.
Solo pochi giorni fa Dedagroup aveva acquisito Pegaso 2000, storica società IT con sede in Umbria e forte di un team di 70 persone, che produce software per il mondo del credit finance, della finanza agevolata e dei money marke (si veda altro articolo di BeBeez). Operazioni che hanno seguito quelle di Ifinet (cybersecurity) lo scorso febbraio e del ramo d’azienda nel software per il matching di big data di Everymake da parte della controllata Piteco lo scorso marzo. Lo scorso anno, invece, a novembre il gruppo, sempre attraverso Piteco, aveva comprato Rad Informatica (software a supporto del recupero crediti) e a maggio ’inglese Zedonk (software a supporto della valorizzazione dei brand della moda).
Dedagroup è controllata al 100% tramite Sequenza spa da Lillo spa, che fa capo a Marco e Maria Luisa Podini di Bolzano. Lillo spa controlla anche MD, società operante nella grande distribuzione. Dedagroup ha registrato nel 2020 un fatturato di 253,5 milioni di euro (+0,3%), un ebitda di 28,2 milioni (+29,5%) e un utile di 933 mila euro, con una posizione finanziaria netta consolidata salita dai 60,6 milioni di euro del 2019 a 71,2 milioni di euro, condizionata dagli investimenti e dalle acquisizioni realizzate nell’anno.
Per finanziare le acquisizioni, lo scorso anno l’assemblea di Dedagroup aveva deliberato un aumento di capitale di 15,3 milioni di euro, che era stato subito sottoscritto per un importo di 12,2 milioni dall’azionista di controllo Sequenza spa. Sempre lo scorso anno anche la controllata Piteco, quotata a Piazza Affari e software hub dedicato alle soluzioni di tesoreria e fnanza per le corporate e istituzioni finanziarie, aveva incassato risorse fresche, grazie a un aumento di capitale di circa 8 milioni di euro interamente sottoscritto da Marco e Maria Luisa Podini (si veda qui il comunicato stampa di allora). Inoltre il prestito obbligazionario convertibile da 4 milioni di euro era stato interamente convertito a capitale, sempre da soci terzi (si veda qui il comunicato stampa di allora), con il risultato che la quota di controllo di Dedagroup in Piteco è scesa al 51,5%.
Marco Podini, presidente esecutivo di Dedagroup, ha dichiarato: “Quando scelgo su chi investire guardo alle soluzioni tecnologiche e alla qualità degli imprenditori. In Pierluigi Riva e Fabio Zoffi, ho trovato un’ottima capacità di visione e di esecuzione strategica che proietta ORS ben oltre i già importanti risultati raggiunti sulla tecnologia. Grazie alle sinergie che potremo mettere in atto con Dedagroup e le controllate attive nei settori di specializzazione di ORS, potremo imprimere un’ulteriore accelerazione di sviluppo ampliando il bacino di realtà che potranno beneficiare dei concreti vantaggi generati dalla Piattaforma ORS Syncronos. Offriremo a banche e istituzioni finanziarie, così come ad aziende pubbliche e private di tutti i settori, la possibilità di analizzare, comprendere e trasformare i dati in decisioni di business e modelli predittivi ed operativi nuovi ed estremamente efficaci, in grado di generare importanti risparmi migliorando al contempo marginalità e ritorno sugli investimenti. Dedagroup punta così alla realizzazione di un ecosistema AI che possa contare sulle forti competenze ed esperienze su tutta la filiera end-to-end del dato: dalla sua origine, alla trasformazione nei vari applicativi aziendali, fino ai sistemi di sintesi, previsionali e decisionali. Tutti aspetti sempre cruciali, ma ancora più rilevanti per il periodo aperto dalla pandemia che ha imposto non solo un ripensamento di molte organizzazioni e quindi dei loro processi, bensì anche la priorità di generare efficienza economica per far fronte alle difficoltà dei mercati”.
Il presidente di ORS Fabio Zoffi ha affermato: “Dagli acquisti, alla produzione, alla logistica, al marketing ed alla vendita al dettaglio o l’allocazione ottimale di portafogli finanziari, i nostri algoritmi supportano il management con una intelligenza estesa: milioni di decisioni ottimali su tutti i processi aziendali in pochi secondi”. Il fondatore e cto Pierluigi Riva ha detto: “La Piattaforma modulare ORS è utilizzabile in qualsiasi settore ed organizzazione. Con implementazioni e customizzazioni rapidissime, offriamo moduli di ottimizzazione di decisioni e processi che possono essere poi collegati tra loro facilmente come dei “mattoncini Lego”. Ad esempio, per ottimizzare gli acquisti e il capitale d’esercizio, le vendite o il marketing. Tutti i moduli della piattaforma ORS tengono sempre conto delle interdipendenze e delle interazioni tra i processi grazie ad algoritmi di Intelligenza Artificiale, in modo da eliminare i tipici conflitti tra reparti e divisioni aziendali”. Markus Steck, ceo di ORS, ha aggiunto: “L’esperienza con i nostri clienti, ad esempio Luxottica, Bulgari, Hera, BNP Paribas, e con i nostri partner internazionali, come Hexaware, dimostra che possiamo rapidamente aumentare il profitto di un’azienda”.
(Articolo modificato martedì 3 agosto alle ore 9.50. Si aggiungono il comunicato stampa dell’operazione e le dichiarazioni dei protagonisti).