Golden Goose si prepara a pagare un dividendo straordinario da ben 100 milioni al fondo Carlyle, socio della griffe dal febbraio 2017 (si veda altro articolo di BeBeez).
Lo scrive oggi MF Fashion precisando che l’operazione è resa possibile dal fatto che la società è in grado di generare un robusto cash flow. In particolare l’azienda ha chiuso il 2018 con un giro d’affari consolidato di 185 milioni e un ebitda di 55 milioni, a fronte di un debito finanziario netto vicino ai 100 milioni, in forte calo nel giro di due anni rispetto alla leva di 3,5 volte l’ebitda al momento del buyout.
A vendere a Carlyle per un equity value di 400 milioni di euro la società italiana produttrice di abbigliamento e accessori casual di lusso, nota soprattutto per il brand omonimo di sneaker, era stato poco più di due anni fa il fondo Ergon Capital Partners III alla guida di un pool di investitori, che comprendeva anche DVR Capital, e che nel maggio 2015 aveva acquisito la maggioranza di Golden Goose (si veda altro articolo di BeBeez) dai fondatori della società, Alessandro Gallo e Francesca Rinaldo e dai fondi di Riello Investimenti sgr e dell’allora Dgpa sgr (oggi Syle Capital sgr, con la partner Roberta Benaglia che era appunto rimasta alla guida della società). Nell’ambito dell’operazione, Zignago Holding spa aveva rilevato una quota di minoranza in qualità di coinvestitori, con fondatori della società che avevano mantenuto il 13% e il management il 3% (si veda altro articolo di BeBeez).
Inoltre, per rafforzare il rapporto tra proprietà e management nei mesi scorsi Carlyle ha fatto entrare nel capitale dell’azienda il presidente Patrizio Di Marco e l’amministratore delegato Silvio Campara. Un’operazione del valore di 555mila euro, per la aquale i due dirigenti si sono fatti finanziare dalla stessa Golden Goose (tasso d’interesse dell’1,5% annuo).