Passo in avanti nel processo di apertura al capitale a nuovi soci per il Gruppo San Donato, holding del più grande polo privato italiano nel settore ospedaliero, interamente controllato dalla famiglia Rotelli tramite la holding di famiglia Papiniano spa, alla ricerca di un investitore da inizio anno, affiancato dall’advisor Morgan Stanley (si veda altro articolo di BeBeez).
Secondo quanto ha riportato dal Corriere della Sera, infatti, i fondi di private equity Advent International e CVC Capital Partners hanno presentato offerte non vincolanti per acquisire quote di capitale, seppure con modalità differenti.
Il loro interesse non è un novità per gli addetti ai lavori, visto che se ne era parlato già dallo scorso marzo , quando si facevano anche i nomi di Apollo Global Management, EQT, KKR e HIG come possibili pretendenti (si veda altro articolo di BeBeez).
Per quanto concerne le proposte, CVC rileverebbe una quota del 40% circa e si si affiancherebbe alla famiglia, mentre Advent preferirebbe una partecipazione che le consenta un controllo maggiore sul gruppo, interessata solamente ai suoi asset italiani.
A oggi il capitale della holding Papinano spa fa capo ai fratelli Giulia, Marco e Paolo Rotelli per il 16,99% ciascuno, e per il 23,52% alla madre Gilda Maria Castaldi, moglie di Giuseppe, il fondatore, deceduto nel 2013. Detto questo, il processo è ancora lungo e complesso e soprattutto è ancora aperto a più esiti, fra cui la possibilità che la famiglia Rotelli decida di non cedere quote o di esplorare altri percorsi finanziari.
Intanto il Gruppo San Donato ha chiuso il 2023 con numeri in grande miglioramento dopo quelli del 2022, quando la gestione caratteristica delle controllate operative, tra cui spiccano l’Ospedale San Raffaele, il Policlinico San Donato e l’Ospedale Galeazzi, hanno risentito del crollo dei rimborsi Covid e dell’aumento dei costi dell’energia, che hanno compresso l’ebitda di gruppo a 155 milioni di euro, a fronte di un fatturato di 1,88 miliardi di euro. Fattori in assenza dei quali il mol consolidato, secondo quanto dichiarato dal gruppo, sarebbe risultato doppio. Il bilancio 2023, invece, ha visto 1,8 miliardi di euro di ricavi, 270,5 milioni di ebitda e 976,5 milioni di debito finanziario netto (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Sempre lo scorso anno il gruppo ha effettuato importanti investimenti, soprattutto all’estero, come lo scorso agosto 2023 l’acquisizione del controllo del gruppo American Heart of Poland (AHPO), il principale fornitore indipendente di cure cardiovascolari in Europa e uno dei tre principali fornitori di servizi sanitari privati in Polonia, valutato 500 milioni di euro a fronte di 250 milioni di euro di ricavi (si veda altro articolo di BeBeez), partecipato per una minoranza dal private equity Usa Advent International. Considerando anche AHPO, i ricavi di gruppo pro-forma 2023 salirebbero a circa 2,3 miliardi di euro.
E altri investimenti, per 150 milioni, sono previsti ora per lo sviluppo di Smart Clinic spa, joint venture tra il Gruppo San Donato (51%), GKSD Investment Holding (9%) e il gruppo assicurativo Generali Italia (40%). L’obiettivo è la realizzazione, entro il 2030, di un network di circa 100 strutture sanitarie sull’intero territorio italiano (si veda altro articolo di BeBeez).
Per questo motivo si dice che a oggi il gruppo San Donato possa valere circa 5 miliardi di euro e che quindi il valore del deal per il 40% del gruppo possa aggirarsi sui 2 miliardi.