Il Fondo Strategico Italiano porta il top manager Umberto della Sala alla presidenza della neocontrollata Ansaldo Energia. Lo ha annunciato ieri il FSI con una nota (scarica qui il comunicato).
L’assemblea della società produttrice di turbine ha infatti deciso di allargare a cinque i membri il consiglio di amministrazione, con l’ingresso di della Sala. Manager di lungo corso, con una profonda conoscenza del settore industriale, della Sala prende il posto di Francesco Giuliani, che era stato nominato in quota First Reserve. Quest’ultimo, che deteneva il 45% del capitale della società, lo scorso ottobre ha ceduto la sua quota al Fondo Strategico della Cdp, che ha acquistato anche il 40% in mano a Finmeccanica e che entro il 2017 dovrebbe rilevare anche il rimanente 15% rimasto nel portafoglio della holding della difesa e dell’aerospazio (si veda altro articolo di BeBeez).
Della Sala, classe 1948, con una laurea in ingegneria chimica, ha ricoperto ruoli dirigenziali via via più importanti in Foster Wheeler, una delle principali multinazionali mondiali nel comparto della progettazione e dell’impiantistica, quotata al Nasdaq. In particolare è stato presidente e ceo di Foster Wheeler Continental Europe dal 2001 al 2010 e dal 2007 fino allo scorso 31 dicembre è stato presidente e chief operating officer della capogruppo, con un interim da ceo tra ottobre 2010 e settembre 2011.Intanto il FSi prosegue nella ricerca di un partner industriale per Ansaldo Energia. Contestualmente all’acquisizione della maggioranza del capitale da Ginmeccanica lo scorso ottobre, infatti, il FSI aveva precisato che si sarebbe impegnato “nella ricerca di partner industriali che consentano di accelerare la crescita di Ansaldo Energia nei mercati internazionali. In ogni caso, il Fondo deterrà in Ansaldo Energia una partecipazione stabile, ancorché non maggioritaria, e tale da mantenere il controllo sulle scelte strategiche dell’azienda”.
Le manifestazioni di interesse non mancano. Già dallo scorso ottobre, infatti, il FSI è in trattative con potenziali acquirenti esteri ai quali cedere la maggioranza del capitale. Nel dettaglio ci sono stati contatti con 6 diversi soggetti industriali e al momento in pole position ci sarebbero un gruppo dell’estermo oriente (verosimilente Doosan) e uno americano, forse General Electric o Teco-Westinghouse.