Eolo spa, l’operatore italiano nel settore delle telecomunicazioni specializzato nella banda ultralarga wireless per il mercato residenziale e delle imprese, partecipato al 49% dal fondo Searchlight Capital Partners, ha chiuso l’anno fiscale al 31 marzo 2021 con 187 milioni di euro di ricavi (+20,4% dai 157 milioni del 31 marzo 2020) e un ebitda pro-forma di 95 milioni (pari a un ebitda margin del 50,8%, da 74,2 milioni), pur in presenza di 122 milioni di euro di investimenti, per espandere la copertura e contrastare il digital divide, raggiungendo altri 1.700 comuni, di cui quasi 700 nel Sud Italia (si veda qui il comunicato stampa).
Nel maggio 2020 era stato annunciato infatti un nuovo piano di investimenti per 150 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa), a valle del finanziamento da 155 milioni di euro incassato nel gennaio 2020 dall’azienda, proprio al fine di supportare la crescita in particolare nei piccoli comuni del Sud Italia, ampliando la copertura del servizio Eolo FWA a 100 Mega, e nelle aree che soffrono di più lo “speed divide” (si veda altro articolo di BeBeez).
I risultati di bilancio rafforzano i numeri stellari dell’asta in corso, gestita da Morgan Stanley e dai legali di Clifford Chance. Ricordiamo, infatti, che le valutazioni che circolano oggi sono infatti di ben 2 miliardi di euro per il 100% di Eolo, mentre lo scorso anno si parlava di un miliardo sulla base del fatto che il multiplo del settore è superiore a 10 volte l’ebitda (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che in asta i potenziali investitori in corsa per il controllo di Eolo sarebbero rimasti quattro: il gruppo finanziario tedesco DWS, i fondi infrastrutturali internazionali Infravia Capital Partners e Wren House Infrastructure, e il gruppo britannico Brookfield Asset Management, controllante di Oaktree Capital. Ma si era parlato anche di un forte interesse da parte del private equity svedese EQT. In vendita ci sarebbe il 75% del capitale.
Fondata nel 1999 e con sede a Busto Arsizio (Varese), Eolo è specialista nella tecnologia fixed wireless access (FWA) ed è oggi controllato al 51% dal fondatore Luca Spada e da Elmec Group, mentre il 49% da fine 2017 fa capo al fondo Searchlight Capital Partners (si veda altro articolo di BeBeez). L’uscita di Searchlight Capital da Eolo è in preparazione dallo scorso ottobre (si veda altro articolo di BeBeez).
Luca Spada, presidente e fondatore di Eolo ha commentato: “Questo è stato un anno particolarmente importante per Eolo, perché abbiamo completato la trasformazione in Società Benefit, che certifica da statuto il nostro impegno verso la società e i territori in cui operiamo. Questo passaggio è stato naturale per noi, perché da 15 anni portiamo avanti il business col principio di crescere insieme a quelle aree del Paese in cui portiamo la nostra connessione, spesso dimenticate dagli altri operatori”.
La rete FWA di Eolo oggi fornisce infatti connettività ultraveloce a 1,2 milioni di persone che risiedono negli oltre 6.500 comuni già coperti, raggiungendo il 79% delle unità immobiliari che ricadono in quelle aree del Paese ancora identificate come bianche.
Nell’ottica di rendere sempre più resiliente e performante la rete è stato inoltre siglato durante l’anno fiscale l’accordo “1.000 BTS in fibra” con OpenFiber. Il contratto è già in piena fase di esecuzione ed è previsto il raggiungimento di ben 1.400 BTS connesse in fibra a fine 2022 pari a circa il 40% delle totali attive.
Nel corso dell’anno l’azienda ha inoltre continuato lo sviluppo di servizi destinati al mondo del business aziendale, target fondamentale per Eolo e al centro della business unit dedicata, arrivando a connettere circa 75mila unità tra imprese ed enti della pubblica amministrazione.