Sul tavolo del Ministero dell’Economia e delle Finanze sono arrivate ieri come previsto le due offerte concorrenti per il controllo di ITA Airways (si veda altro articolo di BeBeez). La scelta della cordata vincente dovrebbe essere comunicata entro la prima settimana di giugno, la sigla del contratto dovrebbe poi arrivare a metà mese o al massimo entro il 24 giugno, mentre il closing è atteso tra settembre e dicembre, in modo da chiudere l’iter prima della partenza della campagna elettorale del 2023.
Secondo le prime indiscrezioni, si parla da un lato di una valutazione di un miliardo di euro per l’80% del capitale, corrispondente quindi a 1,2-1,3 miliardi per il 100%, messa sul tavolo dal gruppo armatoriale svizzero MSC insieme alla compagnia aerea tedesca Lufthansa, con MSC che acquisirebbe il 60% e Lufthansa il 20%, lasciando al governo italiano un 20% (oppure un 10% o un 30%); mentre dall’altro l’offerta del private equity statunitense Certares Capital si sarebbe fermata a 800-850 milioni, includendo anche anche l’eventuale investimento degli alleati Air France-KLN e Delta Airlines, rispettivamente per 120 milioni e 100-150 milioni (si veda qui il Corriere della Sera).
Investimento eventuale, perché nella realtà le voci su un investimento da parte delle due compagnie sono contrastanti. Inizialmente si parlava infatti soltanto di un coinvolgimento a livello commerciale, poi sembrava che le due compagnie avrebbero invece a loro volta messo dei capitali a suggello dell’operazione, ma ieri Delta ha poi comunicato che non sarà un investitore finanziario nel deal. In ogni caso sembra che Certares non abbia indicato nella sua offerta una quota precisa da rilevare, lasciando così al MEF decidere quanto mantenere del capitale della compagnia aerea.
Intanto Swissport, che ha vinto la gara indetta dall’Alitalia in amministrazione straordinaria per la cessione dell’handling di Fiumicino, ha comunicato che è pronta a rilevare solo 1.451 persone, cioé mille in meno rispetto ai 2.451 che si contavano allo scorso 10 gennaio (si veda qui il comunicato stampa). Ricordiamo che Swissport, prima controllato dal gruppo cinese HNA Group, nel dicembre 2020, a seguito di un’operazione di ristrutturazione del debito, ridotto di ben 1,9 miliardi di euro, è passato sotto il controllo dei finanziatori senior Strategic Value Partners (SVPGlobal), Apollo Global Management, TowerBrook Capital Partners, Ares Management, Cross Ocean Partners e King Street Capital Management (si veda qui il comunicato stampa di allora).