Passa alla San Quirico spa delle famiglie Garrone e Mondini, azioniste di ERG, il 75% di MinervaHub spa, polo industriale che riunisce eccellenze della filiera made in Italy, attive nel segmento finiture e materiali per prodotti di lusso, nato all’inizio di aprile 2022, dalla fusione tra la Ambria Holding di Matteo Marzotto e la XPP Seven spa di Xenon Private Equity (si veda altro articolo di BeBeez). Secondo quanto riferisce MF Fashion, l’operazione ha valutato il gruppo oltre i 500 milioni di euro, sulla base di ricavi 2022 pro-forma per oltre 170 milioni di euro.
Advisor dell’operazione sono stati Rothschild & Co, Deloitte, Pavia e Ansaldo, Gelmetti e Associati per gli Azionisti Venditori. BNP Paribas, KPMG, Legance Avvocati Associati, LTP/OC&C, PwC e Rina Services per SQ.
Un pool di banche costituito da Unicredit, BNP Paribas, Banco BPM, Banca Intesa, Credit Agricole, Cariparma e Intesa Sanapaolo finanzierà l’operazione di acquisizione, rendendo disponibili anche linee di finanziamento per le future acquisizioni (si veda qui il comunicato stampa).
Che Xenon stesse cercando un coinvestitore per consentire al gruppo di fare un ulteriore salto dimensionale era noto sin dallo scorso novembre 2022, quando si parlava di offerte arrivate da CVC Capital Partners, Carlyle, Investindustrial e TowerBrook Capital Partners. Il tutto per una valutazione del gruppo che già allora si diceva sarebbe stata superiore ai 500 milioni di euro, sulla base di oltre 180 milioni di euro di ricavi pro-forma, per tenere conto delle ultime acquisizioni, con un ebitda attorno a 50 milioni e un utile netto del 15% (si veda altro articolo di BeBeez). L’azienda punta poi a un fatturato di 300 milioni di euro, dopo una fase di ulteriore consolidamento.
“Sono felice e orgoglioso che un investitore del calibro di San Quirico, con la sua storia imprenditoriale e industriale, colga il potenziale di Minerva hub quale primaria, inedita piattaforma di fornitura dell’accessorio alto-di-gamma”, ha commentato Matteo Marzotto, che manterrà l’incarico di presidente.
Franco Prestigiacomo, ceo di Xenon ha aggiunto: “Siamo molto contenti dell’accordo siglato con San Quirico e siamo certi che il nuovo socio di maggioranza contribuirà in modo determinante al raggiungimento degli obiettivi di Minerva hub, nel solco del percorso che abbiamo iniziato nel 2019 e sviluppato con Matteo Marzotto”.
Al momento della costituzione, nell’aprile 2022, MinervaHub aveva circa mille clienti e 434 dipendenti diretti MinervaHub ed era stata valutata una volta il fatturato pro-forma, che superava allora i 101 milioni di euro. Il gruppo aveva annunciato allora l’obiettivo di acquisire tre altre nuove realtà entro la fine del 2022.
Lo scorso ottobre il gruppo ha infatti acquisito Jato 1991 srl, azienda di San Lazzaro di Savena (Bologna) specializzata nel ricamo a mano su tessuto, con i due fondatori dell’azienda, Giorgina Rapezzi e Jacopo Tonelli, che sono rimasti direttamente coinvolti nella gestione e che hanno reinvestito nel capitale di Minerva hub (si veda altro articolo di BeBeez). Mentre a dicembre 2022 ha comprato Gruppo Meccaniche Luciani srl, azienda di Corridonia, attiva da oltre cinquant’anni nel cuore del distretto calzaturiero marchigiano, specializzata nella progettazione e produzione di stampi, fustelle e utensili tecnici per calzature e pelletteria, e nella produzione di prodotti finiti in EVA, materiale polimerico di ultima generazione dalle elevate qualità performanti. A vendere sono stati il socio fondatore Gianfranco Luciani e i soci Giordano Graziani e Augusto Pagliari rispettivamente direttore tecnico e direttore di produzione, che sono rimasti direttamente coinvolti nella gestione della società con ruoli di rilievo (si veda qui il comunicato stampa).
Ricordiamo che nel marzo 2021 Marzotto aveva comprato, attraverso la newco Ambria Holding, le aziende toscane Zeta Catene e Galvanica Formelli, con l’obiettivo di investire oltre 5 milioni di euro durante il primo anno di sviluppo del progetto, inaugurato dal nuovo sito nei pressi di Arezzo destinato ad ampliare la produzione. Al fianco di Marzotto era stato nominato amministratore delegato Marco Casoni, ex dirigente di Marni e collega del manager prima in Valentino e poi in Vionnet. Terzo partner è Michele Paris (si veda altro articolo di BeBeez).
Quanto a XPP Seven (ribattezzata MinervaHub), è nata nel dicembre 2019 con l’acquisizione del controllo di A&A Pelli Pregiate srl, società specializzata in import-export di pelli pregiate, che a sua volta detiene la totalità della compagine sociale della conceria Zuma di Castelfranco e della conceria Casadacqua di Santa Croce. Nel pacchetto c’era anche un allevamento di coccodrilli a New Orleans, grazie al quale le concerie sono tra i pochi operatori a controllare tutta la catena del valore, dall’allevamento alla concia, per le grandi firme. Anche in quel caso I venditori di A&A, Andrea Dolfi, Antonio Guicciardini Salini, Stefano Pieroni e Giuseppe Baronti, avevano reivestito a loro volta in XPP Seven spa. Contestualmente XPP Seven aveva comprato anche Just Gators Inc e la veneta Quake Ricami srl, entrambe società attive nella ideazione di produzioni e lavorazioni per il settore della moda e del lusso (si veda altro articolo di BeBeez). Successivamente, sempre nel dicembre 2019, XPP Seven aveva acquisito anche il 100% di Koverlux srl, società del bergamasco leader nel settore moda per finiture superficiali di accessori in grado di gestire finiture multiple sul singolo oggetto. A vendere erano stati B4 Holding I Sicaf, gestita da B4 Investimenti sgr, e i fratelli Giuseppe e Luca Vittorio Cerea, fondatori di Koverlux, con questi ultimi che a loro volta sono rimasti alla guida dell’azienda e hanno reinvestito nel progetto (si veda altro articolo di BeBeez). Infine, nel giugno 2021, XPP Seven ha acquisito anche la marchigiana SP Plast Creating srl, azienda leader nella trasformazione di materie in plastica e gomma termoplastica (si veda altro articolo di BeBeez). XPP Seven ha chiuso il bilancio civilistico 2021 con ricavi netti consolidati per 66,2 milioni di euro, un ebitda di 19 milioni e un debito finanziario netto di 47 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Al momento della costituzione, il gruppo era controllato al 58,18% da XPP Seven e all’8,31% da Ambria Holding, con le restanti quote che erano distribuite tra i i vari imprenditori delle aziende acquisite che hanno reinvestito nel progetto. In particolare, le quote più importanti sono quelle degli imprenditori ex A&A, che attraverso Icontitornano srl, possedevano il 9,93%; mentre i fratelli Giuseppe e Luca Cerea di Koverlux possedevano il 6,71%; Samuele Benedetti e Paolo Paponi di SP Plast controllavano il 5,78%; e Claudio Marchiori di Quake il 4,47%.
Ricordiamo che San Quirico spa nel giugno 2022 ha siglato un accordo con il fondo australiano IFM Investor per la creazione di una newco alla quale fa capo il 62,5% di ERG. Di questa nuova holding, il 35% è controllato da IFM, che così possiede circa il 22% della società quotata a Piazza Affari, per un investimento di oltre un miliardo di euro (si veda altro articolo di BeBeez). L’accordo prevede anche un’opzione per un ulteriore aumento di capitale da mezzo miliardo di euro per IFM, che in Italia ha già investito in precedenza nella BreBeMi, attraverso la controllata spagnola Aleatica (si veda altro articolo di BeBeez).
(articolo modificato alle ore 9.30 del 6 aproile 2022 – si aggiungono nomi advisor e banche finanziatrici)