ReLife Group, gruppo leader sul territorio nazionale per la gestione dell’intero processo di valorizzazione delle raccolte differenziate di rifiuti partecipato dal fondo Xenon Private Equity V, continua la sua campagna di acquisizioni, nonostante nel marzo scorso il gruppo sia stato messo sul mercato, con un mandato di vendita affidato all’advisor Rotschild (si veda altro articolo di BeBeez).
Nei giorni scorsi, infatti, ReLife ha siglato l’impegno a rilevare il 100% di General Packaging, una delle principali realtà italiane nella produzione di fogli e scatole di cartone ondulato, realizzate per oltre l’80% da carta riciclata, e del gruppo Plastipoliver, specializzato nel recupero e nel trattamento di materiali plastici (si vedano qui la nota di ReLife e qui il comunicato stampa dei consulenti). A vendere General Packaging è stato il fondatore e amministratore Mario Zani, mentre il gruppo Plastipoliver è stato ceduto da Umberto e Giorgio Malaspina.
Pirola Corporate Finance ha agito in qualità di advisor finanziario dell’operazione. Deloitte ha svolto le attività di tax & financial due diligence. Lo Studio legale Gelmetti ha assistito ReLife quale advisor legale per il contratto e le attività di due diligence legale. Lo Studio legale LCA e lo Studio Riccardi Salom Tedeschi hanno seguito i soci di General Packaging.
General Packaging produce oltre 170 milioni di metri quadrati di cartone ondulato in tre impianti. Il gruppo include la General Packaging di Vercelli; la V.G.K. in provincia di Cremona, e la Hamm Pack in provincia di Brescia, aziende produttrici di scatole in cartone ondulato realizzate con carta riciclata. Il gruppo serve clienti in diversi settori dell’alimentare e in molti altri destinati a prodotti di largo consumo. La qualità e l’efficienza produttiva hanno permesso all’azienda di crescere rapidamente, arrivando ad avere 160 dipendenti ed un fatturato consolidato vicino ai 70 milioni di euro.
Il gruppo Plastipoliver, con sede in provincia di Alessandria, è formato da Plastipol e Plastipoliver, aziende specializzate nel recupero e nel trattamento di materiali plastici Plastipoliver, fondata nel 1965 ad Ovada da Umberto Malaspina, lavora oltre 15 mila tonnellate di granulo (tra riciclato e vergine) per una produzione che supera i 2,5 miliardi di sacchi venduti al consumatore finale: 800 diversi prodotti che spaziano dai sacchetti alimentari per conservare i cibi refrigerati alle applicazioni non alimentari, quali custodie per indumenti e sacchi per la raccolta dei rifiuti. Plastipol, nata nel 1976 da un’idea pionieristica di Giorgio Malaspina, riceve ogni anno 16 mila tonnellate di rifiuti plastici, prevalentemente da raccolta differenziata, trasformandole in 13 mila tonnellate di materia prima secondaria attraverso tre linee di produzione. Per sviluppo tecnologico e brevetti, ottenuti nel processo di trasformazione delle plastiche post-consumo, l’azienda è considerata un’eccellenza a livello europeo. Con ricavi superiori a 30 milioni di euro e 150 dipendenti, di cui oltre il 40% di genere femminile, il Gruppo Plastipoliver realizza la perfetta sinergia tra i suoi due impianti: la produzione di granulo post-consumo di Plastipol viene trasformata in nuovi prodotti finiti da Plastipoliver, con un contenuto medio di plastica riciclata superiore al 80%.
Grazie alle acquisizioni del gruppo Plastipoliver e di General Packaging, ReLife costituisce due nuove divisioni: ReLife Paper Packaging e ReLife Plastic Packaging. Queste ultime si integreranno con le due esistenti divisioni ReLife Recycling e ReLife Paper Mill. Grazie alle nuove acquisizioni, il consolidato di ReLife Group arriva a superare i 250 milioni di euro e i 650 addetti, e sono garantite la sostenibilità del processo produttivo e la circolarità del prodotto finito. In questo modo, tutti i clienti del Gruppo ReLife potranno portare a compimento i loro obiettivi di upcycling e certificare la riduzione delle emissioni di anidride carbonica rispetto all’utilizzo di prodotti realizzati con materiale vergine.
Il Gruppo ReLife è stato costituito nell’ottobre 2018 dall’integrazione tra Il gruppo Benfante, operativo con un network di aziende di raccolta, trasporto, selezione di materiali recuperabili, e la Cartiera Bosco Marengo, produttore di cartoncino da carta recuperata (si veda altro articolo di BeBeez). Il progetto aveva coinvolto ben 11 imprenditori, con il supporto di Xenon Private Equity, già azionista di minoranza del gruppo Benfante dal 2014 (si veda altro articolo di BeBeez).
Un anno prima dell’integrazione in ReLife, nel 2017, Benfante aveva acquisito il 100% del Gruppo Ecolfer, primaria realtà che opera nel Triveneto da oltre ‘60 anni principalmente nella raccolta e avvio al riciclo di rottami ferrosi, legno, carta e plastica, con la famiglia Cecotto che ha continuato a gestire Ecolfer e che ha reinvestito per una minoranza in Benfante (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel febbraio 2020 ReAl, joint venture tra Alia Servizi Ambientali spa e ReLife, ha annunciato l’acquisizione dell’intero capitale di Metalcarta srl, società attiva nel settore del riciclo di carta da macero e altri rifiuti riciclabili (si veda qui il comunicato stampa di allora). ReAI, costituita a sua volta nel novembre 2019 (si veda qui il comunicato stampa di allora), è una società dedicata alla valorizzazione di carta e cartone provenienti dalla raccolta differenziata, che dà attuazione a un progetto di filiera di riciclaggio tecnologicamente all’avanguardia. Alia Servizi Ambientali, quinto player italiano di settore, è il gestore dei servizi ambientali in 58 Comuni delle Provincie di Firenze, Pistoia e Prato, un’area che conta oltre 1,5 milioni di abitanti residenti. Infine, lo scorso gennaio ReLife ha acquisito San Ginese Recuperi srl, titolare di un impianto di trattamento e riciclo dei rifiuti a Capannori (Lucca) (si veda qui il comunicato stampa).
Dopo le numerose acquisizioni e la realizzazione di un nuovo impianto per la produzione di CSS combustibile e l’acquisizione della Cartiera di Bosco Marengo, ReLife vanta 18 siti produttivi in Liguria, Piemonte, Lombardia, Veneto e Toscana e la scorsa settimana ha inaugurato la nuova sede di Genova.
In merito alle ultime due acquisizioni, il cofondatore di ReLife Marco Benfante ha commentato: “Siamo molto orgogliosi di queste nuove acquisizioni e dell’inaugurazione della nuova sede di Genova. Con la produzione industriale di imballaggi in plastica e cartone, il gruppo acquisisce un know how di eccellenza e lo spirito innovativo di aziende da sempre punti di riferimento nei propri campi di attività. Questi sono soltanto i primi passi di un progetto di crescita a lungo termine che si consoliderà nei prossimi anni. L’economia circolare è il fattore strategico nel più ampio quadro economico nazionale ed è fondamentale per una realtà in crescita come la nostra dotarsi di strutture e di un’organizzazione aziendale adeguate alla portata delle sfide da affrontare”.
Il cofondatore di ReLife Paolo Benfante ha dichiarato: “Il nostro gruppo è giovane per nascita, ma le aziende che lo compongono hanno una consolidata esperienza nel proprio settore di competenza. Tutte le realtà della divisione ReLife Recycling, per fare un esempio, operano nel campo della raccolta dall’immediato secondo dopoguerra. Oggi lanciamo un nuovo modello di business, basato sull’allargamento della base dei clienti che pensano, progettano, producono e organizzano il lavoro secondo i principi dell’economia circolare.”
Il cofondatore di ReLife Enzo Scalia ha aggiunto: “Con queste acquisizioni, la visione che ci guida dal 2013 e la missione sintetizzata nel pay-off upcycling together diventano realtà concrete e misurabili. Il nostro modello industriale è alla portata di tutte quelle aziende che, partendo dai loro stessi rifiuti, potranno dimostrare ai loro clienti di riportare sugli scaffali le materie prime secondarie e migliorare tutte le perfomance ambientali. Si tratta, adesso, di allargare sempre più il numero delle aziende che vogliono valorizzare la nostra proposta. Con questa impostazione si può superare la necessità dello smaltimento in favore di un’economia circolare condivisa, virtuosa e proficua”.
Franco Prestigiacomo, founding e managing partner di Xenon Private Equity, ha spiegato: “ReLife è il primo e più innovativo player italiano che concretamente opera un sistema di economia circolare, in quanto è promotore di un modello di business che mira a creare valore attraverso il riciclo in una prospettiva che supera la nozione di rifiuto, proponendo ai propri clienti prodotti rigenerati in carta e plastica derivanti dalla trasformazione dei rifiuti da loro stessi forniti”.
Quanto a Xenon Private Equity, sempre nei giorni scorsi ha annunciato l’acquisizione della maggioranza di GN Techonomy, società di consulenza nel settore della system integration per le aziende, attraverso il suo nuovo fondo Xenon Small Cap (si veda altro articolo di BeBeez).
Xenon Private Equity è uno degli investitori monitorati da BeBeez Private Data,
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