Si allunga la lista dei pretendenti per Italo-Nuovo Trasporto Viaggiatori spa, dopo che lo scorso luglio si sono diffuse le prime voci sulla volontà del fondo Global Infrastructure Partners III di disinvestire dal gruppo (si veda altro articolo di BeBeez), a quattro anni e mezzo dall’ingresso nel capitale (si veda altro articolo di BeBeez).
Mentre infatti ai primi nomi circolati, quelli del private equity svedese EQT e della divisione infrastrutture del colosso Usa Blackrock , si sono aggiunti nelle scorse settimane quelli del gruppo canadese Brookfield (che qualche mese fa aveva studiato un’offerta per Atlantia proprio al fianco di GIP, si veda altro articolo di BeBeez), il fondo pensione olandese APG, il gruppo assicurativo Allianz (già presente nell’azionariato di Italo) e il fondo sovrano di Singapore, GIC, GIP sarebbe in trattative avanzate con il gruppo MSC della famiglia Aponte. L’idea sarebbe quella di strutturare un’operazione alternativa alla cessione pura, che prevederebbe invevce la costituzione di un fondo di continuazione, che andrebbe a rilevare la partecipazione in portafoglio oggi al fondo precedente di GIP, grazie alle nuove risorse raccolte da vecchi e nuovi investitori, con MSC che farebbe da anchor investor. Non è detto poi che alcuni degli attuali azionisti privati non abbiano intenzione di restare della partita e reinvestire.
Il fondo GIP III che attualmente controlla Italo potrebbe quindi uscire con una cospicua plusvalenza dall’operazione. Ricordiamo che GIP aveva rilevato il controllo di NTV sulla base di una valutazione di quasi 2,4 miliardi di euro, considerando un equity value allora di 1,94 miliardi di euro e una posizione finanziaria netta da 443 milioni, ma ora le valutazioni che circolano sono nell’ordine dei 5-6 miliardi.
La società ha chiuso il 2021 in con ricavi in netta ripresa rispetto al 2020, colpito dal lockdown conseguente alla pandemia. A fronte di ricavi lordi in modesto aumento (487,8 milioni da 413,5 milioni), i ricavi netti da trasporti sono infatti saliti a 400,9 milioni di euro (dai 262,9 milioni del 2020, sebbene ancora lontani dai 680,6 milioni del 2019), così come sono saliti l’ebitda a 154,4 milioni (da 111,8 milioni) e soprattutto l’utile netto (104,4 milioni da 31,9 milioni e dai 151,4 milioni pre-covid), a fronte di un debito finanziario netto in calo a 795,4 milioni (da 925,8 milioni nel 2020 e 807 milioni nel 2019) (si veda qui il bilancio 2021 di Italo-NTV, disponibile agli abbonati a BeBeez News Premium e BeBeez Private Data).
Da sottolineare che l’utile netto è salito grazie al fatto che nel corso dell’anno il gruppo ha già ottenuto il riconoscimento di un contributo Covid-19 per il primo periodo di contribuzione (sino al 30 giugno 2020) per 145,6 milioni. Di questo totale, 19,4 milioni sono stati incassati nel mese di maggio 2021, mentre i restanti 126,2 milioni sono stati oggetto di cessione pro-soluto a una primaria società di factoring, incassando 112,3 milioni di euro nel luglio 2021. Per quanto riguarda il secondo periodo di contribuzione, si sono concluse le interlocuzioni con le autorità competenti per la quantificazione dei danni subiti durante il periodo 1 ° luglio – 31 dicembre 2020 ed è in corso di formalizzazione il processo di assegnazione alla società di un contributo stimato in circa 91,5 milioni. I ricavi risultano iscritti nel bilancio dell’esercizio 2021 a un valore attuale netto di 82,1 milioni, dato che l’incasso che avverrà in rate annuali fino al 2034.
Quanto al debito, nella relazione al bilancio si legge che “sotto il profilo finanziario, alla luce del perdurare dello scenario di profonda incertezza, la società ha ritenuto opportuno richiedere alle banche finanziatrici un waiver teso a rimodulare i propri impegni in coerenza con il nuovo scenario, ottenendo la possibilità, tra l’altro, di non rispettare le soglie previste per i maintenance covenants nel 2021 e di beneficiare di soglie più flessibili per il 2022″.
Al momento dell’ingresso di GIP nel capitale di NTV, nella società veicolo acquirente (GIP Netpune spa) avevano reinvestito MDP Holding Uno srl (cioé Luca Cordero di Montezemolo), MDP Holding Tre srl (cioé Gianni Punzo), Partind Tre srl (cioé Flavio Cattaneo), Mais spa (cioé Isabella Seragnoli), PII1 sarl (cioé Peninsula Capital) e Nuova Fourb srl (cioé Alberto Bombassei), sottoscrivendo un aumento di capitale per un totale di 150 milioni di euro, pari al 7,74% delle azioni. Nel settembre 2018, poi, GIP aveva sindacato ad Allianz e alla sua controllata lussemburghese AGF Benelux sarl una quota pari all’11,5% del capitale di NTV. Oggi GIP detiene il 72,6% del capitale, con un altro 7,6% che fa capo a IP Infra Investors, fondo infrastrutturale gestito dal fondo pensione danese Industriens Pensionsforsikring.