di Alessandro Luongo
Hines, tra i principali gruppi immobiliari mondiali, che vanta un portafoglio da 90 miliardi di dollari, gestito da 28 uffici in tutto il mondo, ha deciso di investire 850 milioni di euro su Milano nel residenziale accessibile. La scorsa settimana infatti il country head per l’Italia Mario Abbadessa (in foto) ha annunciato un superprogramma di investimenti articolato su tre progetti distinti a Lambrate, nei Navigli e in zona Porta Romana (si veda qui il comunicato stampa).
Il programma, lanciato in partnership con il fondo pensione olandese Pggm, è il primo nel suo genere in Italia e uno dei più grandi progetti europei di rigenerazione urbana per la creazione di abitazioni a canoni accessibili e in edifici di ultima generazione, a basse o zero emissioni, in aree della città attrezzate in futuro anche con orti urbani e fattorie veerticali. Hines è co-investitore e al contempo sviluppatore dello sviluppo, che prevede la costruzione di 1400 appartamenti. Non si tratta di social housing. Quest’ultimo infatti presuppone un accordo con gli Enti Locali interessati sulla fissazione di specifici canoni di locazione, ma non è questo il caso, anche se i canoni di locazione saranno inferiori a quelli di mercato.
Il primo intervento riguarda Lambrate (zona vicina Politecnico e tra le più facilmente raggiungibili dall’aeroporto cittadino di Linate), con più di 40.000 metri di un’area dismessa da oltre 10 anni, dove saranno realizzati 8 nuovi immobili e 400 unità residenziali all’interno di un parco attrezzato di 20.000 metri quadrati. Parco che conterrà un hub culturale di 3.000 metri quadrati, dedicato alla socialità e alla salvaguardia dell’artigianalità e dell’imprenditorialità locale. L’area ospiterà poi spazi riservati al design, showroom e laboratori, incubatori per giovani professionisti nel settore del tech e servizi medici di vicinato.
Il programma prevede inoltre altri due progetti nelle zone Navigli e Porta Romana per una superficie complessiva di oltre 40.000 metri quadrati in cui verranno realizzati circa 450 nuove unità. Infine, zona Bocconi, dove Hines ha già realizzato una residenza per studenti e dove, in via Lampedusa, si appresta a riqualificare nove edifici per 550 appartamenti. Questi ultimi due progetti sono già inseriti in zone residenziali e prossime al centro città, ricche di servizi.
Ricordiamo che Hines negli ultimi due anni è stata molto attiva nel settore residenziale in chiave sostenibile e a prezzi accessibili, non solo a Milano. Per esempio, nel giugno 2021 il gruppo immobiliare con sede a Houston, in Texas, ha acquistato tre edifici a Milano attraverso il nuovo fondo di diritto italiano HEVF 2 (Hines European Value Fund 2). Gli stabili, risalenti agli anni ’70 e attualmente in disuso, saranno oggetto di una profonda ristrutturazione, che porterà il valore totale dell’investimento oltre i 120 milioni di euro (si veda altro articolo di Bebeez). Obiettivo dell’operazione è mettere sul mercato entro il 2023 circa 300 unità residenziali di ultima generazione, in vista della crescente espansione demografica della città meneghina, in cui si attendono circa 300 mila nuovi abitanti entro il 2035. Gli immobili, che occupano una superficie complessiva di 40 mila mq, sono situati nel quadrante sud-est della città, rispettivamente in via Trivulzio, via Roncaglia e via Villoresi. Negli ultimi anni sono state aree oggetto di importanti trasformazioni in termini di servizi, oltre allo sviluppo di una fitta rete di connessioni, tra cui la nuova linea metropolitana M4 che sarà inaugurata nel 2022.
Nel gennaio scorso è poi partito lo sviluppo del primo lotto privato, denominato Unione 0, del mega progetto di riqualificazione urbana MilanoSesto, cioè dell’area in cui una volta sorgevano le acciaierie Falck a Sesto San Giovanni (si veda altro articolo di BeBeez). Lo sviluppo del primo lotto privato di circa 250 mila metri quadrati di superficie costruita si inserisce nel più ampio progetto della partnership tra Hines e Prelios che ha consentito il rilancio della più grande opera di riqualificazione urbana in Italia e tra le principali a livello europeo, focalizzata su un’area complessiva di 1,5 milioni di metri quadrati a Sesto San Giovanni. Hines, oltre che investitore per lo sviluppo di Unione 0, tramite Hines Italy è anche advisor strategico e development manager di MilanoSesto, mentre Prelios, oltre che gestore del fondo Unione 0, agisce quale asset e project manager dell’intera iniziativa. Tra i principi cardine dell’intero progetto e della realizzazione del primo lotto privato sarà la visione ESG: in primis, la sostenibilità sociale, che sarà declinata in diversi interventi, a partire dall’offerta living. Le residenze di Unione 0 saranno, infatti, caratterizzate da servizi di valore pensati per target differenti per età, aspirazioni ed esigenze, fornendo ad esempio spazi dedicati a studio, smart working, baby-sitting, fitness. Inoltre, anche gli affitti a canoni accessibili contribuiranno ad importanti ricadute sociali: il 30% in più dei residenti nelle aree limitrofe potrà accedere ad un’abitazione a prezzi sostenibili che avrà un costo medio inferiore del 50% rispetto a soluzioni comparabili nel Comune di Milano.
Lo scorso dicembre, sempre il colosso Usa dell’immobiliare ha investito 80 milioni di euro, tramite il fondo HEVF 2 Italy D gestito da Prelios sgr, nella realizzazione di un nuovo studentato di 16 mila mq, nell’area ex Manifattura Tabacchi di Firenze (si veda altro articolo di BeBeez). Il progetto di riqualificazione dell’area, presentato per la prima volta nell’aprile 2018 da Aermont e Cdp vale 200 milioni, si estende per 110 mila metri quadrati e mira al recupero dell’ex zona industriale con la costruzione di aree di condivisione, coworking, spazi culturali, uffici, residenze e un hotel. Si tratta di uno dei più significativi piani di riqualificazione urbana in Italia. Il piano prevede il recupero dell’edificio che delimita a ovest il perimetro della storica Manifattura Tabacchi, chiusa ormai da 20 anni, dove verrà realizzata una nuova residenza universitaria.
Nel gennaio scorso è stato già inaugurato Milan Giovenale, il primo studentato di Hines in Italia, situato tra via Giovenale e via Col Moschin a Milano (si veda altro articolo di BeBeez). Lo sviluppo della resodenza è frutto di una partnership di lungo termine tra Hines, in qualità di development manager, e il gestore londinese Blue Noble. L’immobile è di proprietà del fondo di investimento immobiliare Living 2.0, gestito da Savills Investment Management sgr. Milan Giovenale, è la prima struttura in Italia di aparto, piattaforma internazionale del Gruppo Hines dedicata allo student housing, che intende mettere a disposizione degli utenti spazi caratterizzati da elevati livelli di qualità e standing. In tal modo Hines propone un prodotto che intende ridurre l’ampio gap del mercato italiano tra una domanda in costante crescita e un’offerta limitata non solo in termini qualitativi ma anche numerici.
Fuori dell’ambito del residenziale accessibile, a maggio dello scorso anno Hines, sempre in joint venture con Blue Noble, ha acquistato un immobile per 70 milioni di euro in via Borgospesso 15, all’interno del Quadrilatero della Moda di Milano (si veda altro articolo di BeBeez). L’immobile, che copre circa 5.000 metri quadrati, sarà oggetto di un profondo intervento di ristrutturazione basato sui più elevati standard internazionali di efficienza energetica e sostenibilità ambientale. La strategia commerciale, che ha in programma l’apertura della struttura per il 2023, prevede la realizzazione di oltre 70 unità immobiliari da dare in affitto per brevi periodi (serviced apartaments), caratterizzate da una vasta offerta di servizi, tra cui aree di coworking, spazi retail, aree dedicate al work out, una corte interna e un tetto panoramico.
Ricordiamo, infine, l’acquisizione della Torre Velasca di Milano nel gennaio 2020, tramite il fondo di investimento immobiliare di nuova costituzione HEVF 1 Milan 1 Fund, gestito da Prelios sgr e sottoscritto interamente da HEVF 1 (Hines European Value Fund, si veda altro articolo di BeBeez). La torre è stata ceduta da Unipol, che ne era divenuta proprietaria dopo l’incorporazione di FondiariaSai della famiglia Ligresti. Lo scopo della ristrutturazione è trasformare la Torre Velasca in un asset immobiliare ad uso misto di alta qualità, con prevalenza di uffici anche attraverso un intervento di riqualificazione e rilancio della piazza. La Torre Velasca è un edificio storico di Milano, che si sviluppa su oltre 20.000 metri quadrati di uffici, residenze e negozi, costruito tra il 1955 e il 1957.