Il leader della consulenza nei servizi professionali Accenture trasferirà nel 2020 la sua sede aziendale milanese nella torre di Corso Como in Porta Nuova a Milano, sviluppata da Coima sgr tramite il fondo immobiliare Porta Nuova Bonnet (si veda qui il comunicato stampa). Nell’operazione, Coima è stata assistita dallo studio legale Shearman & Sterling.
Il fondo Porta Nuova Bonnet è stato sottoscritto dal fondo di sviluppo Coima Opportunity Fund II, che rappresenta il più grande fondo di investimento di rigenerazione urbana dedicato all’Italia, e dalla società immobiliare quotata (siiq) Coima Res.
L’edificio si estende su 15 mila mq e rappresenta oltre il 75% della superficie in corso di sviluppo nella zona da parte di Coima, che prevede la riqualificazione di due edifici esistenti, la realizzazione di un nuovo edificio pilota realizzato con parti in legno, l’eliminazione della recinzione attorno all’isolato e la ricomposizione del quartiere con quello circostante.
Il palazzo risale agli anni Cinquanta, ha ospitato la sede di Unilever fino al 2008 ed è stato rilevato nel 2016 da Coima, che nel 2020 consegnerà gli spazi ad Accenture, con la quale ha stipulato un contratto di locazione pluriennale. Il palazzo, progettato dallo studio londinese PLP Architecture, avrà una struttura digitale nativa: avrà una dotazione hardware di dispositivi IoT per monitorare i parametri di benessere (temperatura, umidità, anidride carbonica ecc) e gestire l’immobile in modo sostenibile, oltre allo sviluppo di API per far vivere gli spazi in modo interattivo e personalizzabile. Inoltre, la torre di Corso Como prevede l’applicazione delle metriche di Coima Roots, l’approccio olistico allo sviluppo immobiliare di Coima che si pone l’obiettivo di generare, misurare, monitorare e fornire prestazioni sostenibili, economiche e sociali di lungo termine attraverso precisi indicatori chiave secondo parametri ESG. L’edificio sarà il primo in Italia certificato a livello Gold secondo il WELL Building Standard, oltre che LEED Gold. Sarà un edificio a emissioni quasi pari a zero anche grazie all’uso di pannelli fotovoltaici e all’energia geotermica e seguirà il protocollo di progettazione Cradle to Cradle, che introduce criteri di economia circolare nella scelta dei materiali e nell’implementazione dei processi.
A Milano Coima ha completato nel marzo scorso il suo programma di acquisizione in Porta Nuova, che comprende l’ex edificio Telecom di Via Pirelli 35 (acquisito a marzo, si veda altro articolo di BeBeez), l’ex edificio degli uffici tecnici comunali di Via Pirelli 39 (rilevato ancora a marzo, si veda altro articolo di BeBeez), l’ex edificio Inps di Via Melchiorre Gioia 22 (comprato nel gennaio 2016, si veda altro articolo di BeBeez), i terreni e relativi diritti volumetrici di un’area comunale di 32.208 mq all’incrocio tra Via Melchiorre Gioia e Via Giovanni Battista Pirelli (nel novembre 2017, si veda altro articolo di BeBeez).
Con questo programma, Coima ha aggregato aree per una superficie complessiva di oltre 150 mila metri quadrati e di 20 mila metri quadrati di spazi pubblici. L’obiettivo strategico è completare il quartiere di Porta Nuova e comporre un progetto innovativo assieme al Comune di Milano per contribuire in modo strategico allo sviluppo della città nella realizzazione di un corridoio di rigenerazione urbana dalla Stazione Centrale allo Scalo Farini, fino alle aree Expo attraversando la Bovisa. A questo scopo, Coima ha avviato la predisposizione di un masterplan unitario, che sarà coordinato da Gregg Jones dello studio Pelli Clarke Pelli Architects, assieme a un team qualificato composto da Patricia Viel dello studio Antonio Citterio Patricia Viel, Chris Choa di AECOM, Jim Burnett dello studio OJB e Andreas Kipar di Land come paesaggisti (si veda altro articolo di BeBeez).