
E’ stato inaugurato venerdì scorso a Milano il primo negozio italiano dell’azienda di fast fashion giapponese Uniqlo, alla presenza del sindaco della città Giuseppe Sala e di Tadashi Yanai, fondatore e presidente di Uniqlo nonché presidente e ceo di Fast Retailing Co. Quest’ultima, che controlla anche altri marchi come Comptoir de Cotonniers, Theory, Princesse Tam Tam e J Brand, ha chiuso l’anno fiscale 2018 con vendite per 2,13 trilioni di yen (17,9 miliardi di euro).
La superficie commerciale del nuovo negozio milanese si estende su circa 1.500 metri quadri, disposti su tre piani del palazzo oggi ribattezzato Cordusio 2.0, costruito nei primi del Novecento su progetto di Francesco Bellorini e Ippolito de Strani. Il palazzo è stata acquistato da Hines nel 2016 che lo ha rilevato dal fondo Donatello gestito da Sorgente sgr per 120 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). A sua volta, Sorgente aveva acquistato il palazzo sei anni prima da Fondiaria SAI. Cordusio 2.0 è stato appena riqualificato dal fondo Hines e dal luglio scorso ospita anche la sede della società leader nella consulenza Bain & Company (si veda altro articolo di BeBeez).
Uniqlo è stata fondata originariamente a Yamaguchi, in Giappone, nel 1949, come azienda tessile. Il suo primo negozio Uniqlo è stato inaugurato nel giugno 1984 a Hiroshima. Dopo l’Italia, il prossimo nuovo Paese per Uniqlo è l’India, dove sono programmati già tre negozi a Delhi entro la fine di ottobre. Attualmente conta più di 1.000 negozi in giro per il mondo. L’Italia è il 10° Paese europeo ad avere negozi Uniqlo e il 23esimo nel mondo. Prima del taglio ufficiale del nastro a Milano, Uniqlo ha offerto ai presenti una colazione tradizionale giapponese, una performance live, regali esclusivi ai primi clienti ad entrare in negozio e offerte speciali su articoli selezionati. Nel negozio di Milano si potranno comprare abiti da uomo, donna, bambino e neonato, e ci saranno anche collaborazioni realizzate con musei, artisti e marchi italiani, come Maruni, Medea, Rossignoli e Seletti. Nel negozio saranno ospitate anche installazioni speciali, come quella di Olimpia Zagnoli che interpreta le finestre della città di Milano, e una ispirata alla sostenibilità, “L’acqua è più preziosa dell’oro”, realizzata con tagli di denim riciclati dal servizio di orlatura gratuita offerto ai clienti e cuciti insieme con la tecnica giapponese del boro.
Ricordiamo che sempre in piazza Cordusio a Milano è stata inaugurata un anno fa la Starbucks Reserve Roastery nell’ex Palazzo delle Poste, oggi di proprietà di Blackstone Real Estate, tramite il fondo Pacific 1 gestito da Kryalos sgr (si veda altro articolo di BeBeez). Piazza Cordusio sarà al centro di una profonda trasformazione nei prossimi anni. I cinesi della conglomerata Fosun tramite la divisione di real estate Fosun Hive, intendono spendere 100 milioni di euro in due anni per la riqualificazione di Palazzo Broggi, ex sede del Credito Italiano (si veda altro articolo di BeBeez). Il palazzo sarà trasformato nel polo retail The Medelan, dal nome dell’insediamento celtico originale del VI secolo a.C., e ospiterà in prevalenza uffici (19 mila mq) e retail (12 mila mq). È previsto un ristorante sul tetto collegato ai piani dell’edificio: tre livelli, da -1 (dove è prevista un’area di ristorazione) a +2. Il palazzo si sviluppa su 55 mila mq, suddivisi su 11 piani, he occupano un’area corrispondente, a livello perimetrale, a piazza Cordusio, via Grossi, via Santa Margherita (all’altezza della statua di Carlo Cattaneo) e San Protaso. Il progetto prevede anche una partnership pubblico-privato con il Comune di Milano, ancora in via definizione, per rinnovare dal punto di vista urbanistico la piazza e le vie circostanti. In prospettiva, c’è un rifacimento vero e proprio della piazza per facilitare il percorso pedonale.