Cdp ha siglato un accordo con l’Agenzia del Demanio per valorizzare il patrimonio immobiliare pubblico (si veda qui il comunicato stampa).
L’obiettivo dell’accordo è individuare e implementare progetti strategici di rigenerazione immobiliare urbana su tutto il territorio nazionale. L’intesa prevede l’istituzione di un tavolo tecnico tra le due società per coordinare e promuovere l’interlocuzione con tutti gli enti territoriali. Attraverso l’attività di scouting prevista dal protocollo, saranno individuati gli immobili pubblici su cui avviare i progetti di valorizzazione. L’accordo è stato firmato dal direttore dell’Agenzia del Demanio Antonio Agostini e dall’amministratore delegato di Cdp Fabrizio Palermo.
“Questa intesa sancisce un lavoro sinergico che l’Agenzia e Cdp portano avanti da tempo. In questa crisi straordinaria che sta attraversando il nostro Paese, l’Agenzia del Demanio sente fortemente la responsabilità di ottimizzare l’uso del patrimonio immobiliare pubblico che deve essere messo al servizio della collettività per creare sviluppo economico e sociale sul territorio. Per avviare e dare gambe ai progetti di valorizzazione sugli immobili pubblici, Cdp è per noi un partner imprescindibile”, ha dichiarato il direttore dell’Agenzia del Demanio Antonio Agostini.
L’ad di Cdp Fabrizio Palermo ha aggiunto: “L’intesa siglata con l’Agenzia del Demanio testimonia il nostro impegno congiunto a favore del territorio, sempre più in un’ottica di sistema. L’intesa consolida inoltre il legame tra le amministrazioni pubbliche e Cdp che, in questi anni, oltre ad aver sviluppato elevate competenze manageriali nella valorizzazione di aree dismesse, ha avviato numerosi progetti sul territorio, anche grazie ai protocolli di collaborazione firmati con le città metropolitane su ambiti che vanno dalla finanza locale alla rigenerazione urbana e alle infrastrutture”.
Ricordiamo che nell’ottobre 2019 l’Agenzia del Demanio ha chiuso il primo dei tre bandi di vendita di immobili dello Stato, pubblicati il 18 luglio 2019. Sono stati aggiudicati 18 dei 50 immobili coinvolti, per un valore complessivo di circa 18,4 milioni di euro, pari a circa il 40% del prezzo totale a base d’asta (si veda altro articolo di BeBeez).
L’operazione rientrava nell’ambito del piano straordinario di dismissione per un valore stimato complessivo di circa 1,2 miliardi di euro previsto dalla Legge di Bilancio 2019 e il cui perimetro è stato definito nel luglio 2019 dal Decreto attuativo del Ministero dell’Economia (si veda altro articolo di BeBeez). Come noto, l’obiettivo del MEF è conseguire introiti per 950 milioni di euro nel 2019 e per 150 milioni di euro nel 2020 e nel 2021. L’Agenzia del Demanio, nell’ambito del decreto, ha individuato 420 immobili e terreni di proprietà dello Stato, non utilizzati per finalità istituzionali, per un valore pari a 420 milioni di euro, le cui procedure di dismissione sono partite il 18 luglio 2019 (si veda altro articolo di BeBeez). Le dismissioni riguardano edifici residenziali, commerciali, ex caserme, terreni, immobili storici, strutture industriali e direzionali.
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