L’immobiliarista ceco Radovan Vitek ha siglato a fine dicembre un accordo con Unicredit per rilevare tre società immobiliari, parte dell’ex gruppo Parnasi. Tra queste, c’è anche Eurnova, la società proprietaria dell’area inn cui sorgerà il nuovo stadio di Tor di Valle a Roma voluto dall’AS Roma. Lo ha scritto nei giorni scorsi MF Milano Finanza, precisando che Vitek comprerà per 300 milioni di euro Capital Dev, Persitalia e appunto Eurnova.
L’operazione è parte di un progetto più ampio al quale Vitek sta lavorando con Unicredit e che era stato anticipato da MF Milano Finanza alla fine dello scorso novembre. Unicredit è infatti esposto complessivamente verso il gruppo Parnasi per 500 milioni di euro. In particolare, Capital Dev ha 300 milioni di euro di debiti con la banca, seguita da Parsitalia (200 milioni) e da Eurnova (30 milioni).
Vitek, cha ha un patrimonio personale di 2,5 miliardi di dollari, è a capo di CPI Property Group, operatore immobiliare che ha un portafoglio di proprietà europeo (337 proprietà in Repubblica Ceca, Germania, Polonia, Croazia, Ungheria, Francia, Slovacchia, Romania, Svizzera e Italia) con un tasso di occupazione del 94,6%, del valore di 7,9 miliardi di euro.
L’AS Roma avrà il controllo del terreno sul quale sorgerà il nuovo stadio e l’area retail (20 mila mq), mentre Vitek è interessato ai 140 mila mq da sviluppare per la parte business park e uffici. Resta da sciogliere il nodo dei 300 milioni di euro di oneri di urbanizzazione, da ripartire tra l’imprenditore e la squadra. Intanto Vitek ha già incontrato gli esponenti della giunta guidata da Virginia Raggi per confermare l’interesse per l’area di Tor di Valle, con il Campidoglio favorevole al passaggio di proprietà delle società immobiliari e all’uscita di scena definitiva di Luca Parnasi.
Vitek non avrebbe invece ancora parlato con Dan Friedkin, che starebbe per comprare da James Pallotta l’AS Roma. Friedkin è distributore delle auto del marchio giapponese Toyota in 5 stati degli Usa attraverso 154 rivenditori. Vanta un patrimonio personale stimato in 4,2 miliardi di dollari. Pallotta possiede oggi il controllo della squadra tramite AS Roma spv, che a sua volta fa capo direttamente e indirettamente a Raptor Capital Management.
Al prezzo di ieri di 0,64 euro a Piazza Affari l’AS Roma capitalizzava 400 milioni di euro. Secondo MF Milano Finanza, Friedkin per la società giallorossa ha messo sul piatto 750 milioni di euro, compresi i 272 milioni di debito finanziario netto e l’aumento di capitale da 130 milioni. L’8 agosto scorso l’AS Roma spa ha infatti quotato al Third Market della Borsa di Vienna un prestito obbligazionario senior secured da 275 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Il prestito obbligazionario, che è stato emesso dalla controllata ASR Media and Sponsorship spa, ha scadenza 1° agosto 2024 e paga una cedola del 5,125%. Il bond ha rifinanziato il debito che la squadra aveva verso Unicredit e Goldman Sachs.
L’AS Roma era stata nel mirino del fondo sovrano del Qatar, Qatar Investment Authority (QIA), che nell’aprile 2019 aveva offerto 550 milioni di euro, ma la trattativa non era arrivata a nulla perché allora si diceva che James Pallotta, volesse un miliardo (si veda altro articolo di BeBeez).
Il bilancio consolidato della squadra al 30 giugno 2019 si è chiuso con una perdita netta di 24,3 milioni (rispetto ai 25,5 milioni l’anno precedente), con ricavi operativi pari a 232,75 milioni (escluse le plusvalenze). Il patrimonio netto consolidato al 30 giugno 2019 è invece stimato negativo per circa 127 milioni di euro, rispetto a 105,4 milioni di euro al 30 giugno 2018. Infine, ricavi complessivi, tenuto conto dei proventi della gestione operativa calciatori, sono pari a circa 380 milioni di euro, rispetto a 320,4 milioni di euro al 30 giugno 2018, e l’ebitda, calcolato tenendo conto della gestione operativa dei calciatori, è positivo per circa 100 milioni di euro, rispetto a 66,7 milioni di euro al 30 giugno 2018. Tuttavia l’ebitda, escluse le plusvalenze sui giocatori, è negativo per 31,7 milioni in forte peggioramento sul 2018 (era positivo per oltre 20 milioni).
A ogni modo, se andasse in porto, la cessione della Roma sarebbe la maggior operazione di m&a nel mondo del calcio e potrebbe fruttare a Pallotta una plusvalenza attorno ai 100 milioni di euro, visto che l’86% con il quale controlla la società calcistica è iscritta a bilancio (dati al 30 giugno 2018) a un valore di carico totale di circa 250 milioni. Attualmente i legali di Chiomenti stanno effettuando la due diligence sull’AS Roma, a seguito di quella iniziale condotta da Jp Morgan.
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