La holding di imprenditori friulani Ferret Re srl (che fa capo ad Alessandro Pedone, Alberto Diasparra e Gabriele Ritossa tramite le rispettive società Al.Pe. Invest srl, Serafin spa e Paco srl) ha rilevato l’Hotel Europa, situato in viale Europa Unita a Udine. Lo riferisce UdineToday. L’acquisizione rientra in un piano di riqualificazione di Borgo Stazione, l’area nei pressi della stazione ferroviaria di Udine.
“L’operazione è strategica in quanto destinata a rilanciare una struttura storica che può diventare punto di riferimento per il cuore della città. In tutte le città, anche del Nord Est, sorgono fior fior di hotel nelle immediate vicinanze delle stazioni, il revamping di un’area inizia anche da queste cose, i percorsi virtuosi vanno attivati, e noi tentiamo di essere soggetto attivatore. In futuro, siamo pronti a cogliere altre opportunità del mercato immobiliare locale che possano portare anche un beneficio al nostro territorio”, ha spiegato Filippo Facile, presidente del Cda di Ferret Re, che aveva già anticipato imminenti nuove operazioni della società nel gennaio scorso (si veda altro articolo di BeBeez).
L’Hotel Europa era di proprietà della House Building spa di Imola, dichiarata fallita dal tribunale di Bologna il 1° agosto 2013. Alla sentenza è seguito il sequestro di tutti i beni e delle attività del gruppo Uni Land, operante nel settore immobiliare, di cui l’azienda faceva parte. Tra gli immobili sequestrati, rientrava anche l’Hotel Europa, che è stato messo all’asta con una base d’asta di 500 mila euro nel 2019.
Ferret Re, sempre a Udine, ha appena rilevato un immobile in via Ivrea, che sarà adibito a spazi commerciali per aziende. L’edificio è stato acquistato a seguito del fallimento di Vidoni spa. Inoltre, ha acquistato un’area di oltre 20 mila mq a Tavagnacco (Udine), messa all’asta a seguito del fallimento di Italvia spa. L’area diventerà una piattaforma logistica di trasporti per movimentazione e stoccaggio merci. Lo riferisce Il Gazzettino. Ferret Re nel gennaio scorso aveva rilevato anche l’ex Filodrammatico di via degli Artisti e l’ex Palazzo Telecom di via dei Bonomo a Trieste (si veda altro articolo di BeBeez). L’obiettivo che accomuna tutte le operazioni è sfruttare postazioni nevralgiche cittadine nel quadro dello sviluppo edilizio e di rilancio di superfici dimenticate.
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