Nel mercato immobiliare italiano i prezzi sono saliti del 2,9% negli ultimi 2 anni. Nello stesso periodo, a Milano sono saliti del 17,4% e del 4,7% a Napoli. In controtendenza Roma, dove sono scesi del 4,1%. Lo certifica uno studio di Tecnocasa, che confronta le tre città italiane (si veda qui il comunicato stampa).
In particolare, a Milano il quartiere che si è rivalutato maggiormente è stato quello di Farini, che ha visto una crescita superiore al 50%, sull’onda delle aspettative per la riqualificazione dello Scalo Farini e alla vicinanza al quartiere Isola, i cui prezzi troppo elevati hanno spinto molti acquirenti verso via Farini. A seguire il quartiere Comasina, che grazie ai prezzi molto bassi che ha visto muoversi investitori con bassi capitali ed acquirenti con bassa disponibilità di spesa quasi sempre già residenti nel quartiere o in quelli limitrofi.
Ci sono poi Accursio Certosa e Abruzzi – Plinio – Morgagni. Il primo si è rivalutato grazie all’arrivo della metro lilla e ad un generale miglioramento dell’area che dovrebbe culminare con l’arrivo del consolato americano nell’area dell’ex tiro a segno e con il recupero dello Scalo Farini. La seconda zona non ha subito cambiamenti di tipo urbanistico ma ha attirato le richieste di chi (soprattutto famiglie), ha preferito spostarsi in un’area più tranquilla rispetto a quella che si sviluppa intorno a corso Buenos Aires dove stanno acquistando molte persone per fare affitti turistici.
Infine Turro – Gorla ha visto grazie ai prezzi più bassi un ritorno degli acquirenti giovani e di chi inizia a spostarsi dalle zone centrali dove i prezzi sono diventati meno accessibili. Anche Cenisio – Mac Mahon risente degli effetti positivi legati alle migliorie che interessano lo Scalo Farini, in particolare quelli che interesseranno l’area di villa Simonetta e limitrofe. Infine Testi – Ca’ Granda, quartiere la cui percezione è migliorata dopo l’arrivo della metropolitana, gode anche della vicinanza dell’Università Bicocca e dell’Ospedale Niguarda.
A Napoli, i prezzi sono saliti mediamente del 4,7%, complice anche il forte aumento dei turisti, che ha portato ad acquisti di case per investimento nella città (36,5% del totale effettuati tramite agenzie Tecnocasa). I prezzi sono saliti soprattutto nei quartieri Sanità (+50%), Monteoliveto-San Felice (+36,4%) e Vomero-S. Martini (+17,2%). Quest’ultimo quartiere ha beneficiato, oltre che del turismo, anche della qualità dell’offerta immobiliare presente nel quartiere.
A Roma, i prezzi mediamente sono invece diminuiti del 4,1% negli ultimi 2 anni, ma ci sono quartieri in controtendenza. I capofila sono Eur-centro, Cinecittà e il ghetto ebraico, dove i prezzi sono saliti rispettivamente del 27,6%, 18,7% e 8,8%. Il primo quartiere è stato valorizzato dall’arrivo del museo e della sede di Fendi, dei nuovi uffici della Roma e della nuvola di Fuksas, sede di mostre e convegni. Ci sono aspettative per la riqualificazione della ex sede del Ministero delle Finanze, da cui si ricaveranno strutture direzionali. Cinecittà è sostenuta dai prezzi più contenuti e il ghetto ebraico dalla vicinanza al centro di Roma ed è quindi in una posizione strategica per i turisti e i loro affitti brevi.