Il fondo Abitare Sostenibile Piemonte (FASP), gestito da Investire sgr, ha rilevato l’ex villaggio olimpico di Torino in Borgo Filadelfia (MOI), costituito da 7 palazzine (si veda qui il comunicato stampa). A vendere è stato il Fondo Città di Torino, gestito da Prelios sgr. Il fondo acquirente è sostenuto da FIA (Gruppo Cdp), dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, dalla Fondazione CRT, per il tramite del Fondo Social & Human Purpose, Comparto A, gestito da REAM sgr, e da altre fondazioni di origine bancaria piemontesi.
Le 7 palazzine del MOI sono state cedute dopo una lunga occupazione da parte di famiglie di migranti, che si è conclusa nel luglio 2019 con lo sgombero di circa 350 persone dagli edifici e il loro accompagnamento e reinserimento verso percorsi di autonomia abitativa e lavorativa, coordinato dalla Città di Torino, in collaborazione con la Prefettura, la Regione Piemonte, la Fondazione Compagnia di San Paolo e la Diocesi (si veda Il Fatto Quotidiano). Ora il quartiere dell’ex villaggio olimpico sarà completamente ristrutturato e diventerà un complesso di residenze sociali, con oltre 400 posti letto dedicati alla residenzialità temporanea a tariffe convenzionate per studenti, giovani lavoratori, city users. A regime, sarà gestito da Camplus, primo provider italiano di co-living e di housing per studenti universitari, con 10.000 posti letto, di cui 2.000 a Torino dal prossimo anno accademico.
La sindaca di Torino Chiara Appendino ha dichiarato: “Con il trasferimento della proprietà delle sette palazzine dell’area ex MOI al Fondo Abitare Sostenibile Piemonte, il sostegno di Cassa Depositi e Prestiti e delle fondazioni di origine bancaria e attraverso il progetto che ne prevede la destinazione ad housing sociale e a servizi alla persona, il quartiere e i suoi abitanti si riapproprieranno definitivamente di quegli spazi che, per troppo tempo, erano stati abbandonati e diventati teatro della più grande occupazione abusiva d’Europa. Così, si può dire che si sia ormai avviato a compimento il processo di rigenerazione e di restituzione alla cittadinanza di quella porzione di ex villaggio olimpico dopo che il proficuo lavoro di squadra – compiuto da istituzioni pubbliche, arcidiocesi e fondazioni di origine bancaria – aveva consentito di liberare le palazzine senza tensioni, proponendo agli occupanti la possibilità di seguire percorsi di autonomia abitativa e lavorativa e, in questo modo, dando soluzione a una situazione critica che si trascinava da anni”.
Fabrizio Palermo, ad di Cassa Depositi e Prestiti, ha spiegato: “Il progetto di riqualificazione urbana e sociale dell’ex Villaggio Olimpico di Torino è un ulteriore esempio virtuoso dell’ormai forte legame tra Cdp e la Città di Torino. Questa collaborazione, che si inquadra all’interno del piano città firmato lo scorso settembre e fa seguito al supporto fornito da Cdp sulla nuova Linea 2 della metropolitana, testimonia inoltre la forte sinergia con le fondazioni locali di origine bancaria, da sempre nostri partner di riferimento sul territorio”.
Francesco Profumo, presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo, ha commentato: “Il progetto di accompagnamento sociale per la progressiva autonomia delle persone che vivevano all’ex MOI, attraverso condizioni di occupazione continuativa e di abitazione stabile, si inserisce oggi in un contesto ancora più ampio: la costruzione di una strategia territoriale di sviluppo sociale, culturale e urbano che coinvolge tutti gli abitanti di quel territorio. Con la riqualificazione delle palazzine, anche la Compagnia di San Paolo – attraverso il FASP – contribuisce a restituire una parte della città alla comunità di appartenenza e alla rigenerazione urbana di questo quartiere, con l’obiettivo ultimo di migliorare la qualità della vita per tutti e di promuovere la coesione sociale. L’intervento concorre al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile: 1- Sconfiggere la povertà, 10 – Ridurre le disuguaglianze e 11- Rendere le città e le comunità sostenibili”.
Giovanni Quaglia, presidente della Fondazione CRT e di Ream sgr ha aggiunto: “Grazie a questa opera di riqualificazione urbana la Città di Torino disporrà di una sempre più ricca offerta di servizi alla persona per una sempre migliore qualità della vita. Mi auguro che il sistema dell’housing sociale, così come la stretta e positiva collaborazione tra il mondo delle fondazioni e il Gruppo Cdp, possa presto ripetersi su nuovi e più ampi ambiti del tessuto sociale”.
Maurizio Carvelli, ceo e fondatore di Camplus ha concluso: “Siamo presenti in questo quartiere dal 2007 e come unico gestore abbiamo messo a disposizione più di 200 posti letto in collaborazione con il Politecnico, il Comune e la Compagnia di San Paolo. Dopo anni davvero complicati, adesso, vediamo realizzato lo sforzo fatto per riqualificare le palazzine del MOI. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di rendere questa zona un luogo sicuro e accogliente per tutta la collettività. Con l’impegno e la dedizione di sempre, gestiremo i 400 nuovi posti all’insegna dell’ospitalità, della condivisione e della formazione”.
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