La Torre Velasca di Milano potrebbe presto passare al fondo immobiliare americano Hines. Lo scrive Il Sole 24 Ore, secondo cui il gruppo Usa avrebbe messo sul piatto circa 150 milioni di euro, un’offerta che lo metterebbe in pole position rispetto ad altri 3-4 offerenti.
Al momento la fase è ancora quelle delle trattative, perché non sarebbe stato sottoscritto ancora alcun contratto preliminare di acquisto con Unipol, che ne è divenuta proprietaria dopo l’incorporazione della FondiariaSai della famiglia Ligresti.
Tra ottobre 2016 e aprile 2017 avevano già provato a comprare la Torre Velasca ma senza successo il fondo Orion Capital (boutique d’investimento immobiliare europea fondata da tre professionisti provenienti dal gruppo LaSalle) e anche il gruppo Suning di Zhang Jindong, il proprietario dell’Inter (si veda qui il Corriere della Sera e qui FCInter1908), che aveva cercato una sponda per l’operazione nel gruppo Percassi. Da parte sua Orion era riuscito a entrare in trattative esclusive a fine ottobre 2016 (si veda qui Milano Finanza), ma poi non aveva concluso l’affare e Suning, aveva rispolverato l’interesse. Allora si diceva che le offerte per la Torre si aggirassero sui 110-120 milioni di euro.
La Torre è un edificio storico di Milano, costruito tra il 1955 e il 1957 dallo studio BPR su incarico della società Rice, con la collaborazione dell’ing. Arturo Danusso, e finanziata dalla Società Generale Immobiliare. Con i suoi 106 metri e 26 piani, è stata l’edificio più alto di Milano a metà del Novecento. Il suo nome deriva dalla piazza Juan Fernàndez de Velasca in cui svetta. Per il suo interesse storico-artistico, rientra fra i beni sottoposti a vincolo dalla Soprintendenza ai Beni Culturali.