Prologis ha siglato un accordo per acquisire Industrial Property Trust, proprietario di un portafoglio di magazzini del valore di 4 miliardi di dollari (si veda Bloomberg), un mese dopo che Blackstone ha siglato un accordo per comprare magazzini industriali statunitensi dall’operatore di SIngapore GLP per 18,7 miliardi di dollari (si veda qui altro articolo di BeBeez). I magazzini in questione sono 236 distribuiti in particolare nel sud della California, nella San Francisco Bay Area, a Chicago, Atlanta, Dallas, Seattle e nel New Jersey. In totale si parla di 3,493 milioni di mq. (37,6 milioni di piedi quadrati) di proprietà industriali in 21 stati e ospita inquilini tra cui Amazon e FedEx. Gli investitori sono sempre più attratti dalle proprietà afferenti la logistica, che attraggono importanti aziende di e-commerce (si veda qui therealdeal). Nel quarto trimestre del 2018, il vacancy rate nel settore dei magazzini negli Usa era al 7%, il punto più basso dal 2000, durante il boom delle dot-com. Prologis, con sede a San Francisco, che è uno dei più grandi trust di investimento immobiliare negli Stati Uniti e valutato 51 miliardi di dollari, negli ultimi anni ha preso in considerazione numerosi portafogli di grandi dimensioni con scarso successo. Nell’aprile dello scorso anno, ha acquisito DCT Industrial Trust, un portafoglio di magazzini da 1,95 milioni di mq. (21 milioni di metri quadrati), per $ 8 miliardi.
Il mercato immobiliare residenziale negli Stati Uniti sta ricevendo un’importante spinta al rialzo grazie a un aumento significativo dei compratori di origine ispanica. Lo segnala la National Association of Hispanic Real Estate Professionals (si veda qui therealdeal). In particolare, negli ultimi dieci anni il tasso di proprietà degli ispanici è infatti cresciuto di più negli ultimi anni rispetto a quello relativo a qualsiasi altra razza o gruppo etnico e il 63% delle nuove proprietà negli Stati Uniti è andato appunto a ispanici, nonostante questo gruppo etnico rappresentasse solo il 18% della popolazione totale degli Stati Uniti. I costruttori di case e gli intermediari fanno sempre più affidamento sui compratori ispanici, poiché la domanda di alloggi è rallentata considerevolmente a causa dell’aumento dei costi delle case unifamiliari. In aprile, la crescita dei prezzi delle abitazioni si è attestata al livello più basso dal 2012. Nello stesso periodo temporale che ha visto la comunità ispanica guadagnare quote di mercato, il tasso di proprietà della comunità afroamericana è diminuito di 8,6 punti percentuali dal suo picco nel 2004. Secondo alcuni analisti, le comunità nere hanno faticato a riprendersi finanziariamente dalla crisi immobiliare, che ha reso più difficile l’acquisto di una casa.