Sono state fissate per il 15 ottobre e per il 15 novembre le date di scadenza per presentare le offerte per i primi 420 immobili pubblici, messi all’asta dall’Agenzia del Demanio nell’ambito del processo di cessione degli immobili pubblici per un valore stimato complessivo di circa 1,2 miliardi di euro previsto dalla Legge di Bilancio 2019 e il cui perimetro è stato definito lo scorso luglio Decreto attuativo del Ministero dell’Economia (si veda altro articolo di BeBeez). Come noto, l’obiettivo del MEF è conseguire introiti per 950 milioni di euro nel 2019 e per 150 milioni di euro nel 2020 e nel 2021.
L’Agenzia del Demanio, nell’ambito del decreto, ha individuato 420 immobili e terreni di proprietà dello Stato, non utilizzati per finalità istituzionali, per un valore pari a 420 milioni di euro, le cui procedure di dismissione sono partite lo scorso 18 luglio.
Nel dettaglio, sono tre i bandi di gara per la vendita di 93 beni dei 420 inseriti nella lista. Si tratta di un portafoglio variegato ed eterogeneo di strutture dislocate da nord a sud in tutta Italia, che comprendono edifici residenziali, commerciali, ex caserme, ex conventi, ex carceri, terreni, immobili storici e strutture industriali.
Il primo bando, relativo a 50 immobili, ha scadenza il prossimo 15 ottobre 2019, il secondo bando, per 37 immobili, ha scadenza prevista per il 15 novembre 2019, così come il terzo bando, relativo a 6 beni per i quali è possibile presentare sia un’offerta unitaria per più lotti, sia offerte per singoli lotti. L’Agenzia del Demanio ha già intanto pubblicato anche bandi regionali per la dismissione dei altri 1.200 beni di minor valore, per un totale di circa 38 milioni di euro, su tutto il territorio nazionale con scadenze che vanno dal 6 settembre al 23 ottobre. Complessivamente quindi l’Agenzia del Demanio procederà all’alienazione diretta di circa 1.600 immobili per un valore complessivo di 458 milioni di euro.
Ulteriori immobili di proprietà dello Stato oggetto del piano straordinario di dismissioni che sono stati individuati nell’ambito di quelli in uso al Ministero della Difesa, per un valore stimato di 160 milioni di euro per circa 40 unità, verranno alienati mediante una delle procedure previste dalla normativa vigente.
Ci sono poi in vendita anche immobili pubblici del portafoglio di fondi gestiti da Invimit sgr, società partecipata al 100% dal MEF, per un importo stimato complessivamente in 610 milioni di euro, di cui 500 milioni attraverso la cessione di quote dei fondi e 110 milioni attraverso la vendita diretta di immobili con un’innovativa procedura di asta. Una prima tranche degli immobili in vendita, circa 200 tra abitazioni, negozi e uffici in 8 città italiane (Roma, Firenze, Palermo, Bologna, Pisa, Firenze, Trieste e Sabaudia) è già stata pubblicata sulla vetrina immobiliare di Invimit. La data per la presentazione delle offerte è fissata per il prossimo 20 settembre.