Centoventi milioni di euro. Questo l’ammontare del piano di investimenti quinquennale per ristrutturare gli hotel di lusso in Sardegna di Smeralda Holding, controllata del fondo sovrano del Qatar. Più nel dettaglio, entro il 2019 si chiuderà la prima fase con 30 milioni di euro impegnati, mentre entro il 2023 altri 90 milioni finanzieranno le nuove ristrutturazioni. Il piano avrà importanti ricadute anche sull’economia della Gallura, dal momento che la società spende 23 milioni l’anno per gli stipendi del personale e oltre 26 milioni per gli acquisti dai fornitori.
Lo ha annunciato martedì 14 maggio alla stampa l’amministratore delegato Mario Ferraro (si veda qui il comunicato stampa), precisando che nel 2018 Smeralda Holding ha generato ricavi per 103 milioni di euro con un ebitda rettificato di 32 milioni di euro e che le attese per il 2019 ora sono di ricavi in crescita a 107 milioni con un ebitda a 34 milioni e quindi una redditività ancora in aumento al 31,6%. La società aveva chiuso il 2017 con 91,7 milioni di euro di ricavi, 25,2 milioni di ebitda e una liquidità netta di 46,4 milioni, ma con una perdita netta di 12,6 milioni , dopo una perdita di 14,6 milioni nel 2016 e un’altra perdita di 7,1 milioni nel 2015 (si veda qui l’analisi Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
E quanto alle indiscrezioni che davano come probabile la cessione della società da parte dell’azionista unico Qatar Holding, braccio operativo di QIA (Qatar Investment Authorithy), Ferraro ha commentato, che il fondo sovrano del Qatar “ha approvato sia il nostro piano industriale sia i finanziamenti necessari a svilupparlo, non mi sembra il comportamento di chi è intenzionato a lasciare”.
Gli hotel di lusso da ristrutturare, tutti situati a Porto Cervo, in Costa Smeralda, sono: il Cervo, il Pitrizza e il Romazzino. Mentre è appena stata completata la ristrutturazione dell’Hotel Cala di Volpe, che ha riaperto con 10 suite, corridoi e hall con design di Bruno Moinard, una nuova spa curata dall’architetto Rodolfo Dordoni e l’apertura di un ristorante Matshuisa. Al Romazzino sono stati riprogettati l’ingresso principale dall’architetto Piero Lissoni e la spa dall’architetto Roberto Murgia, mentre è nato all’interno dell’albergo anche il primo kids club. In totale le 4 strutture offrono 360 camere, dove alloggiano in prevalenza americani, italiani e francesi.
“A fine ristrutturazione, non tutte le strutture avranno lo stesso brand. Partiremo con una gara già nelle settimane a venire, per arrivare alla selezione a metà del prossimo anno. Il gruppo Marriott sarà certamente tra quelli in gara e comunque resterà con noi fino alla conclusione del piano industriale nel 2023”, ha detto Ferraro.
Tra le proprietà del portafoglio immobiliare di Smeralda Holding, oltre agli iconici hotel, c’è una lunga lista di prestigiosi bar, ristoranti e negozi, la Marina di Porto Cervo, il Cantiere Porto Cervo, il Pevero Golf Club, circuito di fama mondiale, e un ampio numero di terreni e proprietà immobiliari. E infatti di recente sono stati rinnovati anche i locali sulla piazzetta di Porto Cervo e nella Marina Vecchia e realizzati 5 km di marciapiedi. Smeralda Holding, oltre a quelle dei tre hotel di lusso, ha programmato le ristrutturazioni del Tennis Club e del Pevero Golf, con la realizzazione di 20 stanze e una spa al piano interrato. Non è in programma la realizzazione di nuovi hotel, in quanto gli altri 2.250 ettari di terreno di Smeralda Holding non sono edificabili.