Il 2017 potrebbe essere ricordato come l’anno del boom per
l’equity crowdfunding in Italia. Quando mancano pochi giorni al giro di boa
dell’anno, i dati sulle raccolte nel nostro paese mostrano come quasi tutti gli
indicatori abbiano ormai superato i dati dell’intero 2016. A cominciare dal
numero di campagne finanziate con successo: già venti quest’anno, contro le 19
dell’intero anno scorso, quasi il doppio del 2014 e del 2015 messe insieme. Ad
un passo dal sorpasso anche l’importo complessivo raccolto: 4,05 milioni di
euro in questi primi sei mesi, rispetto ai 4,3 milioni del 2016 e ancora una
volta più del totale complessivo dei due anni precedenti (dati Crowdfunding Buzz).
Ancora più importante, forse, è il numero di persone società che hanno investito in questo primo
semestre dell’anno: ben 1327 hanno creduto nelle campagne che si sono chiuse
con un successo, mentre nei tre anno precedenti messi insieme erano state in
totale 1142. L’ultimo dato è l’importo medio degli investimenti è forse tra
questi il meno appariscente, ma testimonia come l’equity crowdfunding stia
sempre di più diventando uno strumento diffuso tra gli investitori retail.
Dagli inizi, nel 2014, la sottoscrizione media è passata da 9800 euro ai 3100
di questi primi sei mesi del 2017. Questa riduzione ad un terzo dell’importo
originario fa capire come siano sempre di più i risparmiatori, anche piccoli,
che puntano sul successo di una startup per diversificare il loro portafoglio
con un investimento ad alto potenziale.
Una crescita esponenziale a cui senza dubbio hanno
contribuito anche le importanti novità regolamentari del scorso anno. In primis
il nuovo regolamento Consob ha permesso di varare nuove procedure più snelle,
che consentissero di velocizzare il processo di investimento, potendo compilare
la profilatura Mifid interamente online. In secondo luogo l’aumento nel 2017
del beneficio fiscale per chi investite in startup e Pmi innovative, passato
dal 19% al 30% con l’ultima Legge di Bilancio.
Arrivati a questo punto, cosa ha in serbo il futuro per
l’equity crowdfunding italiano? CrowdFundMe, la prima piattaforma
per numero di investitori in Italia e attualmente aperta a nuovi soci proprio
con una campagna di equity crowdfunding,
ha organizzato un convegno in Borsa Italiana per fare il punto sulla strada
percorsa e rispondere a queste domande. Il 6 luglio alle 18 a Palazzo
Mezzanotte, in
un incontro aperto a tutti, si cercherà di fare il punto della situazione e
ipotizzare una percorso futuro che tenga conto delle molte potenzialità di
collaborazione tra piattaforme ed investitori, sia professionali sia retail,
con alcuni dei massimi esperti del settore. A partecipare saranno
l’amministratore delegato di Intermonte SIM, Gianluca Bolengo, il fondatore e ad per il Portfolio
Development di Digital Magics [DMG.MI], Gabriele Ronchini e il professor
Giancarlo Giudici, responsabile dell’osservatorio sul crowdinvesting del
Politecnico di Milano. Saranno presenti e racconteranno la loro esperienza
anche i fondatori di tre startup che hanno fatto ricorso con successo allo
strumento dell’equity crowdfunding per finanziare la loro crescita: Chiara Rota
(MyCookingBox), Stefano Bargagni (Cynny) e PierCarlo Mansueto (Sharewood).