
All’operazione hanno partecipato, oltre a LVenture, Bertoldi Holding, Club Acceleratori, Club Italia Investimenti, PiCampus, e alcuni business angel provenienti dalla piattaforma SiamoSoci.com (scarica qui il comunicato stampa).
“I fondi saranno utilizzati per consolidare il mercato nelle 83 città in cui siamo attivi con particolare attenzione alle metropoli di Roma e Milano e attivare il servizio in ulteriori 40 città in Italia”, ha dichiarato il ceo Monica Archibugi, che ha aggiunto: “Grazie al lancio dell’applicazione per smartphone e al nuovo modello di business siamo riuscite a dimostrare che c’è tanto da innovare anche in un mondo così tradizionale come quello del babysitting e che la tecnologia può rendere l’esperienza della ricerca di una babysitter molto più veloce ed efficiente per le famiglie. Questo ha convinto i nostri investitori a credere nuovamente in noi e ci ha permesso di coinvolgere nuovi partner strategici per lo sviluppo del nostro business” .
La startup ha inizialmente seguito il programma di accelerazione di Luiss Enlabs, acceleratore nato da una joint venture tra LVenture Group e l’Università Luiss. Recentemente ha goduto del supporto di Pi-Campus attraverso il programma Pi-Internship, un periodo di advisoring e mentorship in Pi-Campus, venture capital che investe nei talenti e distretto di startup.
Nel settembre 2014 aveva chiuso un primo round di investimento da 85 mila euro. da parte di LVenture (si veda altro articolo di BeBeez).
Negli ultimi mesi, la startup ha evidenziato una crescita del transato del 20% mese su mese e raggiunto le 6.000 babysitter iscritte e più di 3.000 famiglie che hanno utilizzato la piattaforma. Le città in cui il servizio è attivo sono passate da 4 a 83 e secondo i piani nei prossimi mesi diventeranno 120 e uno studio del mercato europeo che porterà all’apertura nella prima capitale estera.