Cue Health, la startup di San Diego che in pochi anni è diventata leader nella trasformazione in chiave digitale dell’assistenza sanitaria, è sbarcata venerdì scorso al Nasdaq al prezzo di 16 dollari per azione (si veda qui il comunicato stampa). Il titolo ha chiuso la sua prima seduta borsistica a 20 dollari per azione, in rialzo del 25% rispetto al prezzo di collocamento e assegnano all’unicorno una capitalizzazione di mercato prossima ai 2,9 miliardi di dollari. E anche se ieri il titolo ha ripiegato del 6,8% a 18,6 dollari, Alchimia spa, holding di investimento di venture capital fondata e guidata da Paolo Barletta, ha messo a segno una super plusvalenza considerato che la valutazione dell’azienda, nel momento in cui Alchimia era entrata nel capitale della startup Usa, aprile del 2018, non superava i 50 milioni di dollari. Quindi la holding di investimento ha realizzato un cash multiple di quasi 30 volte l’investimento iniziale.
Cue Health è stata fondata nel 2010 da Ayub Khattak e Clint Sever, con l’obiettivo di aprire la strada alla trasformazione digitale dell’assistenza sanitaria, a partire dalla diagnostica. Dal 2010 lavora per reinventare il modo in cui viene gestita la salute personale, rendendo i test diagnostici disponibili a chiunque, ovunque e in qualsiasi momento. La piattaforma Cue Integrated Care è stata progettata per rivoluzionare il modo in cui si accede all’assistenza sanitaria a casa e al lavoro, e il sistema diagnostico connesso, portatile e accurato fornisce dati sanitari fruibili in tempo reale. Nel marzo di quest’anno, dopo aver raccolto oltre 100 milioni di dollari in capitale di rischio e altri 481 milioni in finanziamenti del Governo degli Stati Uniti per sostenere la produzione dei suoi test-kit, Cue Health è diventato il primo produttore di diagnostica a ricevere l’autorizzazione della FDA (U.S. Food and Drug Administration) all’uso emergenziale di test molecolari Covid-19 progettati per uso domiciliare.
Alchimia ha assistito alla crescita di valore della società che è stata in grado di sviluppare una tecnologia innovativa, portando un cambiamento radicale nel proprio mercato. Grazie al vantaggio competitivo del suo prodotto, Cue Health ha visto in pochissimi anni incrementare costantemente il suo valore, fino alla quotazione alla Borsa americana, che ha portato Alchimia alla exit.
Lorenzo Castelli, cofondatore e gestore di Alchimia spa, ha dichiarato: “La ipo di Cue è tra le prime exit di Alchimia. Se è raro poter avere la fortuna di annoverare tra i propri investimenti un unicorno, è ancora più raro poter investire in questi pochi casi di successo nei primissimi round di investimento. Continueremo a scommettere su società internazionali gestite da team di comprovata professionalità e che siano in grado di sviluppare tecnologie, prodotti o servizi che possano rivoluzionare il proprio mercato”.
Alchimia è una investment company italiana che investe in tutto il mondo in società ad altissimo potenziale. Con sede a Roma, Milano e Londra, è stata fondata nel 2018 dallo stesso Barletta insieme ad Alessio Vinciguerra e Castelli. Alchimia ha già investito oltre 40 milioni di euro e oggi ha un portafoglio di 22 partecipazioni, tra cui: Chiara Ferragni Collection, WeRoad, Quiqup, Aornet, Zebra Fuel, Storelli, uBiome, Cue Health, SPARK Neuro, Texel, Don’t Cry, Gardin, Leone Film Group, ufirst e Qurami. Alchimia è anche l’unico investitore italiano in Virgin Hyperloop One, il progetto del treno superveloce a levitazione magnetica.
Nel dicembre scorso Annabel Holding, che fa capo a Nicola Bulgari, è salita dal 12 al 17,5% di Alchimia (si veda altro articolo di BeBeez). L’investimento si inseriva all’interno degli originari patti sottoscritti nell’agosto 2019, in cui era stata concessa ad Annabel Holding la possibilità di incrementare la sua quota fino al 20% entro la fine del 2020, dopo aver rilevato il 12% di Alchimia. L’operazione era avvenuta tramite un aumento di capitale riservato da 10 milioni di euro. L’investimento era stato approvato all’unanimità dall’intero Consiglio di Amministrazione di Annabel Holding, composto da Luca Benigni e Gary J. Gartner (si veda altro articolo di BeBeez). Questo mese Alchimia ha rilevato il 34% della società di influencer marketing Stardust, con l’obiettivo di guidare la società verso una rapida crescita e sviluppo, puntando forte verso l’apertura di nuovi mercati e l’espansione internazionale del business (si veda altro articolo di BeBeez).
Paolo Barletta è anche ad del Gruppo Barletta, una delle principali società italiane di sviluppo immobiliare. Con oltre 60 anni di esperienza, ha sviluppato più di un milione di metri quadri in tutta Italia. Le tre principali aree di business del gruppo sono residenziale, retail e alberghiero, quest’ultima attraverso la gestione diretta e indiretta di strutture a quattro e cinque stelle. Nel luglio 2020 il Gruppo Barletta ha emesso un cosiddetto property development bond da 120 milioni di euro a 42 mesi, che è stato sottoscritto da Cain International, un investitore specializzato in real estate in Europa e negli Usa (si veda altro articolo di BeBeez). Ricordiamo infine che Barletta e Bulgari nell’ottobre 2020 hanno costituto insieme la società immobiliare Arsenale, per investire nel turismo made in Italy (si veda altro articolo di BeBeez). Quest’ultima nel gennaio scorso, insieme al gestore SD Hotels (che fa capo alla famiglia Melpignano e gestisce anche il resort Borgo Egnazia in Puglia) ha avviato la ristrutturazione dell’hotel Santavenere di Maratea, in Lucania (si veda altro articolo di BeBeez).