Sealence spa, la startup italiana che ha sviluppato il jet elettrico a uso navale DeepSpeed, punta a quotarsi a Wall Street nel momento in cui inizierà a commercializzare il suo prodotto: il motore dovrebbe entrare in commercio nel 2022 per le imbarcazioni medio-piccole e l’anno dopo per quelle di grandi dimensioni. Lo ha scritto nei giorni scorsi MF Milano Finanza, precisando che la scaleup è già entrata in contatto co un paio di Spac quotate al Nasdaq in vista di una possibile business combination nel 2023.
Prima, però, e cioé quest’anno, è previsto un terzo round di raccolta dagli investitori. Lo si legge nella presentazione agli investitori aggiornata al 2021 e pubblicata sul sito della società, che a sua volta ribadisce l’obiettivo dell’ipo nel 2023.
Con sede a Buccinasco (Milano) e fondata a inizio 2017 da William Gobbo come I3b srl, la società ha poi cambiato nome in Sealence srl e si è trasformata in spa in occasione della sua seconda campagna di equity crowdfunding su CrowdFundMe chiusa a dicembre 2020, con una raccolta di 2,9 milioni di euro sulla base di una valutazione pre-money di 33,5 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). La campagna rientrava in un round più ampio da 7 milioni, strutturato per la restante parte con l’emissione di un bond convertendo, che si è poi concluso con successo. Già allora la scaleup aveva annunciato l’obiettivo di quotarsi in borsa entro i tre anni successivi alla chiusura della campagna.
Una prima campagna di equity crowdfunding era invece stata condotta nell’ottobre 2019, con una raccolta di 450 mila euro (si veda altro articolo di BeBeez) e nell’agosto 2020 la scaleup aveva collocato un minibond convertendo da 500 mila euro, che è stato offerto a tutti i soci, compresi i 126 investitori della prima campagna (si veda altro articolo di BeBeez).
Con un patrimonio netto di 15,4 milioni a fine 2020, anno in cui la scaleup ha condotto investimenti per quasi 12 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente), il 2021 si è chiuso con un portafoglio ordini che copre il 40% dell’intero budget 2022 e la scaleup ha annunciato un piano di investimenti da oltre 50 milioni di euro nei prossimi 5 anni, sostenuti in parte dall’emissione di un nuovo bond convertendo a inizio 2022 (si veda qui Vai elettrico).
L’annuncio è arrivato in occasione della partecipazione di Sealence al CES di Las Vegas, dove ha conquistato uno spazio dello stand FPT Industrial (Iveco Group), condividendo gli spazi con Nikola Motors, la startup americana specializzata nei mezzi pesanti elettrici e a idrogeno. Sealence, che oggi conta un team di 35 persone, ha anche annunciato l’avvio della fase di internazionalizzazione, con l’apertura delle sedi di Silicon Beach negli Usa e a Shangai in Cina.
Il progetto è stato validato dal professor Ernesto Benini dell’Università di Padova, consulente di fluidodinamica per i maggiori produttori mondiali di jet aeronautici, che è entrato in società, contribuendo alla stesura della domanda di brevetto. A credere nel progetto e quindi a investire nel capitale era già stato in precedenza un pool di business angel, tra i quali Maurizio Di Robilant e Francois De Brabant. In seguito alla prima campagna di crowdfunding, la startup ha accelerato la fase di ingegnerizzazione, aveva avviato un dottorato di ricerca presso l’Università di Padova (una delle tre università partner dei jet) e assunto le prime 10 persone, soprattutto progettisti e ingegneri, tra cui il CTO Marco Cassinelli, ex direttore tecnico in MV Agusta, con un passato di progettista ai massimi livelli in Alfa Romeo, Lamborghini, Audi, Maserati.