Berkel, la società milanese produttrice delle storiche affettatrici inventate alla fine del 1800 dal macellaio olandese Wilhelmus Adrianus Van Berkel, è stata rilevata nell’ambito della procedura di concordato preventivo dalla famiglia Rovagnati, a cui fa capo l’omonimo noto gruppo produttore di prosciutto.
Lo ha scritto nei giorni scorsi Il Corriere della Sera, precisando che nei giorni scorsi il Tribunale Fallimentare di Milano ha approvato la cessione del ramo d’azienda con il marchio, magazzino, lo stabilimento in leasing di Albizzate (Varese) e le partecipate in Germania e India ai fratelli Ferruccio e Lorenzo Rovagnati e alla loro madre Claudia Limonta, eredi di Paolo Rovagnati, l’imprenditore brianzolo morto sei anni fa, che ha portato l’azienda lombarda tra i grandi nomi della salumeria, a quota 300 milioni di ricavi con cinque stabilimenti.
Berkel è passata di mano per 2,8 milioni di euro, a cui andrà aggiunto il valore del magazzino, a fronte di ricavi per 7-8 milioni. A Berkel si erano interessati anche Sambonet, il fondo tedesco di turnaround Certina Holding, la svizzera Brunner e l’ex ceo di Generali, Giovanni Perissinotto, attraverso il suo veicolo di investimento Italian Creation.
Berkel era controllata dai soci fondatori Mauro Amadei e Vincenzo Baldi e dai manager e partecipata dal 2011 dal fondo Finanza e Sviluppo Impresa, gestito da Futurimpresa sgr. Il fondo allora aveva investito nella società 2 milioni di euro in aumento di capitale. Successivamente, nell’aprile 2013, lo stesso fondo aveva sottoscritto un bond convertibile da 1,2 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).