Sorin si fonde con la statunitense Cyberonics in un’operazione carta contro carta che valorizza la società italiana 1,2 miliardi di euro e che darà vita a un gruppo attivo nei mercati della cardiochirurgia e della neuromodulazione quotato al Nasdaq e a Londra con un giro d’affari pro-forma di circa 1,3 miliardi di dollari e con una capitalizzazione aggregata, sulla base dei prezzi di chiusura delle azioni di Sorin e Cyberonics al 25 febbraio, pari a circa 2,7 miliardi di dollari (scarica qui il comunicato stampa).
L’annuncio arriva dopo che da anni si rincorrevano periodicamente voci di possibili passaggi di controllo della società. Nell’estate 2012, per esempio, Sorin aveva diffuso una nota per precisare che effettivamente Sorin era nel mirino di alcuni operatori di private equity, tra cui Charterhouse, e anche di soggetti industriali, ma che al momento non c’era alcuna trattativa avvita, né un’offerta formale. Ma si paralva anche dell’interesse di altri fondi come Apax e Cinven, mentre si era ventilata pure l’ipotesi di un coinvolgimento del Fondo Strategico. Due anni prima, invece, nel 2010, gli azionisti di riferimento avevano trattato in esclusiva con una cordata formata da Ares Life Sciences, Essex Woodlands Health Ventures, Intesa Sanpaolo e Alpha Private Equity, ma i poi negoziati si arenarono.
Il deal prevede la costituzione di una newco di diritto inglese, che verrà battezzata al perfezionamento della fusione. Ogni azionista di Cyberonics riceverà un’azione ordinaria della newco per ciascuna azione posseduta, mentre ogni socio di Sorin riceverà azioni ordinarie della newco sulla base di un rapporto di cambio fisso di 0,0472, corrispondente a un premio del 14,2% rispetto alla chiusura di martedì. Al perfezionamento dell’operazione, se non saranno esercitati diritti di recesso, gli azionisti Sorin deterranno circa il 46% della newco, mentre gli azionisti di Cyberonics (per la gran parte partecipata da fondi d’investimento) avranno circa il 54% su base fully diluted.
In Borsa Cyberonics ha chiuso a 66,6 dollari per azione (+10,32%), mentre Sorin ha fatto un balzo a 2,9 euro (+34,3%), i massimi da inizio 2004. Forte in Borsa ieri anche Mittel (+15,42% a 1,5570 euro). Mittel, infatti, insime al fondo Equinox Two guidato da Salvatore Mancuso, attraverso Bios spa e Tower 6 bis sarl, detengono il 25,6% delle azioni Sorin in circolazione. A operazione conclusa i due soci si diluiranno all’11,5% nella nuova società, diventandone i primi azionisti con la maggioranza relativa.
André-Michel Ballester, attuale amministratore delegato di Sorin, sarà l’ad della newco, mentre l’amministratore delegato di Cyberonics, Dan Moore, sarà nominato presidente non esecutivo.
Rothschild ha agito quale advisor finanziario di Sorin, mentre Latham & Watkins ne è stato il consulente legale principale. Piper Jaffray ha operato in qualità di advisor finanziario per Cyberonics, mentre Sullivan & Cromwell ha agito quale advisor legale. Legance ha assistito Cyberonics per i profili di diritto italiano. Unicredit infine ha agito quale advisor di Equinox mentre Leonardo&Co è stato consulente di Mittel.