Sisal potrebbe essere pronta per una staffetta tra fondi di private equity azionisti (si veda altro articolo di BeBeez). E, infatti, secondo quanto riferisce oggi MF-Milano Finanza, le avances già ci sono. Il dossier sarebbe sul tavolo di alcuni fondi Usa e i nomi che circolano sono quelli di Apollo, Blackstone e Carlyle. Oltre a questi big del private equity d’Oltreoceano su Sisal ci sarebbe l’interessamento del paneuropeo Pai Partners. Ma è evidente che tutti gli operatori che abbiano una qualche esperienza nel settore hanno acceso il radar.
Dal 2006 il 97% di Sisal è controllato dai fondi Permira, Apax e Clessidra, che già l’anno scorso aveva tentato il disinvestimento tramite ipo, ma il collocamento era stato ritirato all’ultimo momento, perché le condizionid i mercato non erano più favorevoli, soprattutto per un’azienda ancora parecchio indebitata e con i conti in rosso, sebbene con interessanti prospettive di sviluppo del business.
L’indebitamento finanziario di Sisal, infatti, a fine 2014 ammontava a 894 milioni, a fronte di un fatturato consolidato di 821 milioni (+6,3% rispetto al 2013), un ebitda rettificato di 188,8 milioni (+7,6%), un ebit di 70,3 milioni (a fronte di un dato negativo di 12 milioni dell’anno precedente) e una perdita netta di 2,32 milioni che si confronta con un rosso di 98,8 milioni del 2013 e di 39,8 milioni del 2012. Nel primo trimestre di quest’anno, invece, la società ha registrato ricavi per 167,9 milioni (-5.2%), un mol di 46,5 milioni (-14%), un risultato operativo di 21,3 milioni (-2,5%) e un risultato netto negativo di 1,2 milioni.