Lo scorso 7 agosto Industrial spa ha quotato all’ExtraMot Pro di Borsa Italiana tre minibond per un totale di 25,3 milioni di euro. Industrial è una holding che detiene partecipazioni in società industriali, nella filiera degli accumulatori elettrici e in settori di nicchia (produzione supporti in fibra di vetro, carbonio e cellulosa e produzione di tubi e raccordi per il settore idro-termo sanitario). Crif ha assegnato alla società il rating BB.
Nel dettaglio le emissioni sono a scadenza agosto 2022 (18,75 milioni di euro), agosto 2021 (3,55 milioni) e agosto 2020 (3 milioni) e pagano tutte una cedola annuale del 5,3%, Tutti i bond sono di tipo senior e hanno struttura amortizing (cioé prevedono il rimborso rateale del capitale).
I bond sono stati sottoscritti dal fondo Anthilia Bond Impresa Territorio (gestito da Anthilia Capital Partners sgr), da Banca Popolare di Milano, fondo Minibond Pmi Italia di Finint Investments sgr, dal fondo Pioneer Progetto Italia di Pioneer Investments e dal fondo Progetto Minibond Italia di Zenit sgr.
Nell’operazione, la società è stata supportata nell’operazione da Anthilia Capital Partners, che ha agito come lead investor e arranger, e da Banca Popolare di Milano, che ha agito come sponsor e sottoscrittore. Anthilia è stata supportata da Orrick Herrington & Sutcliff in qualità di consulente legale.
Industrial ha chiuso il 2014 con ricavi consolidati per 141,4 milioni di euro (dai 111,4 milioni del 2013), un ebitda di 18,9 milioni (da 11,5 milioni) e un debito finanziario netto di 35,5 milioni (da 31,5 milioni).
Il Documento di ammissione spiega che i proventi dell’emissione “verranno utilizzati dall’emittente per finanziare i programmi di crescita del Gruppo, attraverso acquisizioni di aziende di respiro internazionale, al fine di fortificare la presenza del gruppo sul mercato estero”.
Industrial spa nasce dalla riorganizzazione delle società del ramo industriale del gruppo Seri, che fa capo ai fratelli Vittorio e Andrea Civitillo. effettuata nel corso del 2014, in base alla quale quale le società non rientranti nella filiera degli accumulatori elettrici sono state trasferite alla holding di partecipazioni Iniziative Industriali spa. Nel capitale di Iniziative Industriali spa (di cui Industirial oggi controlla il 62,5%) è poi entrata Imi Fondi Chiusi sgr a inizio agosto 2014.
Le società della filiera batterie sono invece rimaste sotto il controllo di Seri Industrial spa, nella cui compagine azionaria Imi Fondi chiusi sgr è presente dal 2012 (mentre a Industrial fa capo il 76,92%).