Zucchi non è riuscita a depositare in tempo utile la proposta di accordo di ristrutturazione dei debiti, ma conta di farlo a breve.
Vincenzo Zucchi spa ha comunicato nei giorni scorsi che a valle dell’udienza dello scorso 27 ottobre (si veda altro articolo di BeBeez) il Tribunale di Busto Arsizio ha “preso atto della mancanza del deposito della proposta di concordato, del piano e della documentazione di cui ai commi 1° e 2° dell’articolo 161 L.F ovvero di un ricorso per l’omologazione di accordo di ristrutturazione ai sensi dell’art. 182-bis L.F.” e ha quindi “dichiarato inammissibile il ricorso di cui all’articolo 161, comma 6, della L.F” (scarica qui il comunicato stampa).
Detto questo, Zucchi resta ottimista e nella nota dichiara che “alla luce del fatto che il suddetto provvedimento non inficia il proseguimento da parte della società delle attività finalizzate a depositare quanto prima un nuovo accordo di ristrutturazione del debito ex articolo 182-bis L.F., da realizzarsi nell’ambito dell’operazione di investimento da parte di Astrance Capital sas, la società conferma il proprio impegno nella prosecuzione di tale attività ristrutturativa”.
A inizio agosto Zucchi aveva chiesto e ottenuto dal Tribunale di Busto Arsizio una proroga di 60 giorni dei termini della procedura di concordato in bianco (ex art. 161, sesto comma Legge Fallimentare) per predisporre il deposito della proposta del nuovo accordo di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell’art. 182-bis (scarica qui il comunicato stampa).