VIncenzo Zucchi spa ha finalmente firmato l’accordo di ristrutturazione dei debiti con le banche ed è pronta a depositare la domanda di ammissione alla procedura sulla base dell’art-182 bis della Legge Fallimentare. L’annuncio è stato dato ieri dalla società produttrice di tessuti per la casa quotata a Piazza Affari, contestualmente alla comunicazione che il Pubblico Ministero ha notificato istanza di fallimento per il gruppo e fissato l’udienza il prossimo 2 febbraio (scarica qui il comunicato stampa).
Zucchi non era riuscita a depositare in tempo utile la proposta di accordo di ristrutturazione dei debiti lo scorso ottobre, il Tribunale di Busto Arsizio aveva così “preso atto della mancanza del deposito della proposta di concordato, del piano e della documentazione di cui ai commi 1° e 2° dell’articolo 161 L.F ovvero di un ricorso per l’omologazione di accordo di ristrutturazione ai sensi dell’art. 182-bis L.F.” e aveva quindi “dichiarato inammissibile il ricorso di cui all’articolo 161, comma 6, della L.F” (si veda altro articolo di BeBeez).
Nella nota diffusa ieri, però, Zucchi precisa che “il deposito del ricorso ex articolo 182-bis e septies della Legge Fallimentare ed il successivo provvedimento omologativo saranno idonei a far venir meno il presupposto oggettivo dello stato di insolvenza, come posto a base dell’istanza di fallimento, ed a rendere possibile il rigetto della stessa”.
Come noto l’accordo di ristrutturazione dei debiti si inserisce nel contesto di iniezione di nuovi capitali da parte del fondofrancese Astance Capital, che si è impegnato a investire 10 milioni di euro, Nel dettaglio, la nota diffusa ieri precisa che all’accordo hanno aderito il pool di banche creditrici (composto da Unicredit, Intesa Sanpaolo, Banca Popolare di Milano, Banca Popolare di Bergamo e Banca Nazionale del Lavoro), Astrance Capital, GB Holding srl (che fa capo al portiere della Juventus, Gianluigi Buffon) e lo stesso Buffon. Oggi il capitale di Zucchi è controllato Buffon (56%) e da tre delle banche creditrici (Unicredit 4,7%, Intesa Sanpaolo 3,4% e Bpm 2,5%).
Più nel dettaglio, l’accordo di ristrutturazione del debito bancario prevede, tra l’altro, la costituzione di un spv a cui Zucchi conferirà il ramo d’azienda costituito da: (a) 30 milioni di euro del debito della società nei confronti delle banche finanziatrici; (b) gli immobili di proprietà della società ubicati a Isca Pantanelle, Notaresco, Casorezzo, Vimercate e Rescaldina; e (c) 5 dipendenti della società. In alternativa al conferimento del ramo d’azienda in un spv, Zucchi potrà decidere di conferire gli Immobili in un fondo d’investimento alternativo immobiliare di gradimento delle banche finanziatrici con contestuale accollo del debito trasferito da parte del fondo stesso e integrale liberazione della società da ogni obbligo relativo al debito trasferito. Inoltre l’accordo prevede l’spv riconoscerà alle banche finanziatrici un ammontare pari al 75% dell’importo dei proventi netti derivanti dalla vendita degli Immobili ed eccedenti il debito trasferito (earn-out immobiliare).
L’intesa prevede poi che Astrance a costituisca una newo sua controllata a cui GB Holding ceda le sue azioni Zucchi in cambio di cash e azioni pari al 15% del capitale della newco (in cambio di una quota del 33,978% del capitale sociale di Zucchi).