Progressio sgr ha affiancato Mandarin Capital Partners, Private Equity Partners sgr e il management, nel capitale di Industrie Chimiche Forestali, azienda di nicchia che produce colle e tessuti adesivi per scarpe e pelletteria, per il settore automotive e del packaging flessibile (scarica qui il comunicato stampa).
Mandarin e Private Equity Partners avevano supportato il management buyout nel giugno 2014. A seguito dell’acquisizione da parte di Progressio di quote da Mandarin e dal management, oggi il 90% del capitale di ICF fa capo a Mandarin e Progressio, mentre il restante 10% fa capo a Pep e ai manager.Lo scrive oggi MF Milano Finanza.
Guidata dal presidente Carlo Sironi e dal ceo Guido Cami, ICF ha chiuso il 2015 con 70 milioni di euro di ricavi (dai 60 milioni del 2014), di cui il 65% realizzati all’estero, conun ebitda di 10,5 milioni e un debito fianziario netto di 6,5 milioni.
Fondata a Maccagno (Varese) nel 1918, il gruppo ha oggi sede e stabilimento a Marcallo con Casone (Milano) e impiega 120 dipendenti. I prossimi obiettivi sono il rafforzamento della posizione sui mercati internazionali sia tramite crescita organica sia tramite acquisizioni.
Banca Imi ha svolto il ruolo di arranger, organizzando un finanziamento a medio-lungoL termine in due tranche, sottoscritte da Intesa Sanpaolo e da Mediocredito Italiano.
Progressio sgr è stata assistita nell’operazione dallo studio Pirola Pennuto Zei& Associati, da EY, dallo studio Russo de Rosa & Associati e da Long Term Partners, mentre gli altri soci sono stati assistiti dallo Studio Eversheds, dallo Studio Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi & Associati e dallo Studio Danovi Giorgianni & Associati. Infine banca Imi è stata supportata dai legali di Simmons&Simmons.