Gimi, leader nel settore dei prodotti per la cura del vestiario e della casa come stendibiancheria, assi da stiro, carrelli portaspesa, scale e sgabelli, ha sottoscritto con il fondo SCPI Corum Convictions un accordo per la cessione dell’immobile di Monselice, in provincia di Padova, dove l’azienda svolge e continuerà a svolgere la sua produzione di articoli per la casa. L’immobile è stato valutato 23,5 milioni di euro (scarica qui il comunicato stampa).
Il fondo immobiliare acquirente, quotato alla Borsa di Parigi , è gestito da Corum Asset Management ed è lo stesso che di recente ha recentemente ha sottoscritto un preliminare per l’acquisizione dal fondo Unicredit Immobiliare Uno gestito da Torre sgr del parco scientifico-tecnologico Kilometro Rosso, sede di Brembo (si veda altro articolo di BeBeez).
Con una superficie totale di oltre 120mila mq. (47mila coperti), il sito produttivo di Monselice è un concentrato di tecnologia ed efficienza, in grado di produrre più di 100mila stendibiancheria a settimana, totalmente integrato e automatizzato, che garantisce vantaggi sia in termini di costo e livello di servizio ai clienti, sia in termini di ampiezza della gamma prodotti e tempistiche di consegna.
“L’operazione con il fondo francese ha fornito le risorse per rimborsare in anticipo sulla scadenza
naturale quanto residuava del finanziamento sottoscritto all’acquisizione ed è funzionale al
programma di valorizzazione del nostro asset”, ha dichiarato Stefano Guidotti, amministratore
delegato di Aksìa Group sgr, che insieme ad Alcedo sgr ha acquisito la maggioranza di Gimi nel 2008. Il che, tradotto, significa che i due fondi si stanno preparando a vendere la società partecipata.
Aksìa Group e Alcedo avevano investito in Gimi con l’obiettivo di supportarne la crescita, anche per vie esterne (è del 2010 l’acquisizione della concorrente Framar) apportando management professionale e sostegno
all’internazionalizzazione. L’azienda, fondata nel 1970 dalla famiglia Miola, ancora oggi nel
capitale con una quota di minoranza, per l’anno in corso prevede un fatturato netto di circa 86 milioni (di cui
il 58% all’estero), un ebitda di circa 13 milioni, al netto del canone di affitto, e una posizione finanziaria netta a fine esercizio di circa 11 milioni.
“Lo spin-off della proprietà immobiliare, che rimane nella piena disponibilità dell’azienda, ha commentato l’amminsitratore delegato di Gimi, Claudio Rosso, libera capacità finanziarie per investimenti nell’ulteriore sviluppo internazionale e nell’ampliamento della gamma prodotti.”
Aksia Group, Chiomenti e ELRLex hanno assistito Gimi. Corum Asset Management è stata affiancata da Miel Capital e Macchi-Gangemi.