Banca Ifis ha annunciato ieri l’accordo con GE Capital per l’acquisizione di GE Capital Interbanca (scarica qui il comunicato stampa). L’impegno della banca presieduta da Sebastien Egon Fürstenberg e guidata dall’amministatore delegato Giovanni Bossi è, secondo quanto rigeisce oggi MF Milano Finanza, di circa 2 miliardi di euro, dei quali 160 milioni per rilevare l’equity e 1,8 miliardi per rimborsare integralmente il debito di GE Capital Interbanca nei confronti della controllante GE Capital (valolre del debito previsto al closing, da circa 2,3 miliardi a fine 2015).Il closing dell’operazione è ovviamente subordinato all’autorizzazione delle Autorità di Vigilanza e dell’Autorità Antitrust ed è previsto per il quarto trimestre dell’anno, con la fusione effettiva tra le due banche da gennaio 2017. Con la combinazione dei due istituti il nuovo gruppo conterà quindi circa 1.300 dipendenti, che gestiranno 85.000 clienti e asset totali per oltre 11 miliardi di euro.
Più nel dettaglio, il perimetro dell’acquisizione coinvolge il 99,99% delle azioni di GE Capital Interbanca comprensivo delle relative società attive nel factoring, nel leasing (finanziario e operativo) e nei prestiti. Banca Ifis , nell’asta gestita da Deutsche bank , ha battuto in finale le offerte di Apollo Global Management, Lone Star e del Credito Valtellinese (si veda altro articolo di BeBeez). Al dossier si erano interessati inizialmente anche i fondi Cerberus, Goldentree e Oaktree (tramite la controllata Banca Lecchese).
L’acquisizione sarà finanziata sia tramite la rilevante liquidità di cui già oggi dispone Banca Ifis (alla data del closing la banca stima che avrà a disposizione liquidità per 1 miliardo di euro raccolta grazie ai conti deposito Rendimax) sia attraverso la cartolarizzazione di alcuni asset (crediti in bonis e contratti di leasing) di GE Capital Interbanca per 950 milioni di euro. Il tutto mentre Banca Ifis si appresta anche a cartolarizzare contratti di factoring propri per 1 miliardo di euro.
Sempre MF Milano Finanza riferisce dunque che al closing Ifis si attende di arrivare con circa un miliardo di euro di liquidità, dopo i 2 miliardi di esborso. Il portafoglio di crediti deteriorati di GE Interbanca, che al netto delle rettiche alla fine del 2015 valeva 509 milioni (di cui 117,3 di sofferenze e 337,7 di indadempienze probabili), non sarà al momento oggetto di cartolarizzazione, ma a breve sarà certamente oggetto di una qualche operazione.
Con quest’acquisizione l’attività core di Banca Ifis si estenderà a leasing e lending, mentre verrà integrato e ulteriormente sviluppato il know-how che la banca può vantare nel segmento del factoring. Il tutto con l’obiettivo di costituire l’operatore italiano leader nella specialty finance dedicata al supporto finanziario alle micro, piccole e medie imprese italiane (dalla finanza iniziale fino al restructuring e ai non performing loan).
Banca Ifis si è avvalsa, come advisor dell’operazione di acquisizione, di Banca Imi e Kpmg Advisory Corporate Finance come advisor finanziari, e dello studio legale Clifford Chance come advisor legale, mentre Kpmg ha condotto le attività di due diligence. BonelliErede ha assistito sul piano legale GE Capital.
Sempre ieri Ifis ha pubblicato i risultati del primo semestre, con un margine di intermediazione di 150,9 milioni, che al netto di un’operazione straordinaria di cessione del portafoglio titoli di Stato condotto nel primo semestre 2015 per 124,5 milioni, è risultato in crescita del 7,1%. Significativo l’incremento registrato dal segmento Distressed retail loan: +202,8% a quota 61,1 milioni. Il tutto con un Common Equity Tier 1 Ratio (CET1) del 13,2% (dal 14,2% a fine 2015).
GE Capital ha ricordato ieri che la cessione della controllata italiana va letta nell’ambito del processo di focalizzazione di GE sui suoi business industriali a maggior valore. GE manterrà i servizi finanziari verticali collegati al sostegno dei business industriali di GE (scarica qui il comunicato stampa). Dall’annuncio di aprile 2015 GE Capital ha firmato accordi per un valore di circa 189 miliardi di dollari e ha già chiuso circa 168 miliardi di dollari di queste operazioni. GE Capital sta rispettando il piano volto a completare l’intero processo di vendita dei business non più core per GE (circa 200 miliardi) entro la fine del 2016. Inoltre, come da piano, GE Capital prevede di distribuire circa 35 miliardi di dividendi a GE, una volta ottenute le necessarie autorizzazioni delle Autorità di Vigilanza.