Oltre 50 milioni di euro da 50 diversi investitori privati italiani. Sono i capitali raccolti solo in Italia negli ultimi mesi dal gruppo Pictet per il suo ultimo fondo di fondi di private equity Monterosa IV, che aveva target attorno ai 350 milioni di dollari (quindi al di sopra dei 304 milioni di Monterosa III raccolto nel 2014), ma che già oggi ha superato i 500 milioni di impegni e stima di raggiungere quota 600 milioni entro fine marzo, quando chiuderà ufficialmente il fundraising.
Lo ha annunciato oggi a MF Milano Finanza Maurizio Arrigo, head of private equity, di Pictet Alternative Advisors, la divisone che si occupa delle gestioni alternative (private equity, hedge fund e immobiliare) del gruppo Pictet. Il solo private equity gestisce oltre 9 miliardi di euro di asset su un patrimonio complessivo gestito e amministrato del gruppo che ammontava a 431 miliardi di euro al 31 dicembre 2016. Arrigo ha precisato che “sul totale di 9 miliardi, circa l’80% fa capo a investitori privati e il resto a istituzionali, inoltre circa l’85% di quel totale è rappresentato da mandati di gestione dedicati a singoli clienti (sia privati che istituzionali) il restante 15% è investito in soluzioni di fondi di fondi. Una preponderanza di investitori privati, che è una caratteristica di Pictet rispetto ad altre case di asset management.
Fondato a Ginevra nel 1805, il gruppo Pictet è uno dei principali gestori patrimoniali e del risparmio indipendenti in Europa. Controllato e gestito da sette soci, conta più di 4 mila dipendenti e ha il suo quartier generale a Ginevra, dove ha base anche il team dedicato al private equity, composto dai 10 professionisti guidati da Arrigo.
“Pictet ha una lunga esperienza nel settore del private equity, visto che gli stessi soci e i più grandi clienti del gruppo sono stati i primi sottoscrittori europei dei fondi di Carlyle all’inizio degli anni ’90”, ha spiegato Arrigo, che ha aggiunto: “Nel 2008 il gruppo ha deciso di strutturare un prodotto che potesse essere offerto ai propri clienti che volessero investire cifre più contenute nel settore e quindi è stato lanciato il primo fondo Monterosa, che prevedeva come oggi una serie di possibili fasce di investimento, da un minimo di 200 mila dollari in su, fino a investimenti di oltre 10 milioni di dollari”.
I fondi Monterosa prevedono una quota preponderante dell’investimento in fondi di private equity prevalentemente americani ed europei e una quota attorno al 20% di investimenti diretti in aziende, al fianco degli stessi fondi di private equity nei quali i fondi Monterosa sono già investiti oppure al fianco di altri dei quali c’è comunque una conoscenza molto approfondita. Arrigo ha spiegato a BeBeez che “dal 2000 a oggi Pictet, tra mandati e fondi, ha condotto 100 investimenti diretti in aziende e circa 65 disinvestimenti, con un multiplo di 2,65 volte ‘il capitale investito e un Irr netto del 35%.Un risultato molto buono, che va a migliorare quello degli investimenti in fondi e che ha portato la performance media a al 20% di Irr netto dall’inizio dell’attività di investimento nel settore nel 1992”.
Più nel dettaglio, Monterosa I, raccolto nel 2008, ha raggiunto un Irr netto di circa il 15,5%, Monterosa II (2011) un Irr netto del 17,2%. Quanto a Monterosa IV, il target di Irr è stato fissato prudentemente al 10-15%. Il tutto al netto delle commissioni di gestione del fondo di fondi, comprese tra lo 0,5% e l’1%, a seconda delle dimensioni dell’investimento, alle quali vanno aggiunte le commissioni di gestione dei fondi sottostanti, tipicamente pari al 2% del Nav e al 20% del carried interest.
“In passato Pictet ha investito in un solo fondo italiano (a oggi non è investito in nessun fondo), ma l’Italia è comunque una delle aree di nostro grande interesse e abbiamo nel nostro radar un paio di team di gestione che potrebbero rappresentare per noi un buon investimento”, ha detto ancora Arrigo, che a BeBeez ha precisato che “globalmente guardiamo a tutte le fasce di fondi, grandi medi e piccoli. Siamo arrivati a sottoscrivere anche ticket molto grandi, da oltre 200 milioni, grazie all’investimento dei fondi Monterosa e dei mandati di gestione in contemporanea; mentre il nostro ticket di investimento scende a 20-30 milioni quando guardiamo a fondi un po’ più piccoli il cui target di raccolta è di 200-300 milioni.”. Un ultimo appunto: Pictet investe anche in quote di fondi acquistate sul mercato secondario, sempre che ovviamente il prezzo sia a uno sconto adeguato.