Sbarca questa mattina a Piazza Affari il gruppo Avio, grazie alla fusione con Space2 , la Spac promossa da Space Holding che lo scorso dicembre aveva approvato la business combination con il gruppo aerosapziale prima controllato dal fondo Cinven (scarica qui il comunicato stampa).
Nel dettaglio, Space 2 assieme a Leonardo e ai manager hanno costituito il veicolo In Orbit spa, con il quale hanno acquisito le azioni di Avio non possedute da Leonardo e che rappresentano l’85,68% del capitale sociale di Avio, a fronte del pagamento di un corrispettivo di circa 137 milioni sulla base di una valutazione del 100% dell’equity di Avio di circa 160 milioni. Una cifra che, tenuto conto del debito, porta l’enterprise value attorno a 230 milioni o 6,5 volte l’ebitda rettificato del 2015 di 35,5 milioni.
Lo scorso 4 aprile Consob ha poi rilasciato l’autorizzazione alla pubblicazione del prospetto informativo relativo all’ammissione alle negoziazioni delle azioni ordinarie e dei warrant di Avio sull’Mta allo Star.
Alla data del prospetto (31 marzo), per effetto dell’acquisizione, il capitale sociale di Avio era detenuto da Space2 per il 53,15% , da Leonardo per il 41,22% e da In Orbit per il 5,64%. La fusione per incorporazione di Avio in Space2 mediante l’attribuzione di azioni ordinarie in concambio di nuova emissione agli azionisti di Avio diversi da Space2, con Space2 che ha assunto la nuova denominazione di Avio, ha comportato il fatto che oggi Avio debutti con Leonardo che possiede il 28,29% del capitale sociale; Space Holding che possiede il 3,80%, In Orbit che è titolare del 3,87% e gli attuali azionisti di Space2, diversi da Space Holding, saranno titolari di una partecipazione aggregata del 64,04%.
Avio ha un capitale di 90,76 milioni di euro suddiviso in 23,4 milioni di azioni, di cui 23,16 milioni ordinarie per un controvalore di 89,75 milioni di euro, e 260 mila azioni spaciali per un valore di circa un milione di euro, prive del diritto di voto e detenute da Space Holding. Contestualmente saranno emessi ulteriori 3,75 milioni di warrant da assegnarsi ciascuno ogni 4 azioni ordinarie Space2 ai titolari di azioni ordinarie Space2 , cosicchè da oggi saranno in circolazione 7,5 milioni di warrant.
I consulenti legali incaricati sono lo Studio Legale BonelliErede per Space2, lo Studio Legale Chiomenti per Avio, lo studio Grimaldi&Associati per InOrbit e lo studio Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli&Partners per Leonardo mentre le società di revisione sono Kpmg per Space2 e Deloitte&Touche per Avio. Equita sima ha agito come sponsor.
A questo punto potrà sbarcare in borsa anche Space 3, la Spac nata dalla scissione di Space 2, visto che l’acquisizione della quota in Avio non ha richiesto l’intero impiego delle risorse raccolte tra gli investitori da Space 2 (si veda altro articolo di BeBeez)
Guidato dall’amministratore delegato Giulio Ranzo, Avio, è un gruppo internazionale leader nel settore dei lanciatori spaziali, nella propulsione solida e liquida e nel trasporto spaziale. È presente in Italia, Francia e Guyana Francese con 5 insediamenti produttivi e impiega circa 800 persone altamente qualificate, il 30% circa impiegate in attività di ricerca e sviluppo. Avio riveste il ruolo di sub-contractor e prime contractor rispettivamente per i programmi spaziali europei Ariane e Vega, entrambi finanziati dalla European Space Agency.
Nel prospetto di quotazione di Avio viene precisato che il gruppo nel 2015 ha registrato un fatturato di 257 milioni di euro, un ebitda di 27,9 milioni (rettificato di 35,5 milioni) e un utile netto di 5,4 milioni (rettificato di 17,5 milioni), con un portafoglio ordini di 905 milioni di euro e un debito finanziario netto di 34,1 milioni. Il gruppo ha indicato un fatturato preliminare per il 2016 di 292 milioni, un ebitda di 26,9 milioni, un utile netto di 3.1 milioni e un debito finanziario netto di 18,6 milioni.
Il tutto a fronte di investimenti per circa 24,5 milioni, di cui 14,5 milioni relativi principalmente ai lavori per la costruzione dei fabbricati, impianti e macchinari per la futura realizzazione del motore P120C e poco meno di 10 milioni relativi alle attività di sviluppo dei motori P120C e Z40.