Ha già l’adesione di note startup e di società attive nel settore finanziario e dei pagamenti la neonata AssoFintech, l’associazione riunisce persone e aziende che lavorano nei settori fintech e insurtech, per fare sistema e crescere insieme. Lo ha comunicato questa mattina AssoFintech, sottolineando anche che l’associazione sta tessendo accordi con analoghe associazioni europee tra le quali Swiss Finance + Technology Association (scarica qui il comunicato stampa).
AssoFintech è una libera associazione di categoria senza scopo di lucro che raccoglie imprese attive nei seguenti settori:
- brokeraggio (social trading, micro-trading)
- gestione finanziaria personale e gestione del risparmio (wealth management, algorithmic trading, depositi)
- distribuzione di prodotti finanziari
- servizi bancari e finanziari
- equity crowdfunding
- lending crowdfunding
- invoice trading
- pagamenti
- gestione valute
- blockchain e monete digitali
- servizi digitali di amministrazione e contabilità
- antiriciclaggio, risk management e compliance
- insurtech
I soci fondatori di AssoFintech sono un gruppo di professionisti con esperienza nel settore, che inizialmente impegnati nella promozione di due diverse iniziative di lancio di un’associazione per il fintech, hanno poi deciso di unire le forze in uno sforzo comune, ridefinendo anche i rispettivi ruoli associativi.
Le attività dell’Associazione sono dirette da un comitato esecutivo composto da:
- Fabio Brambilla (presidente), Fintastico.com e Controlpartners ltd, con lunga esperienza nel private equity
- Giovanpaolo Arioldi (vicepresidente), Opstart srl
- Fabio Allegreni (Segretario Generale), CrowdAdvisors
- Fabrizio Barini (relazioni banche e sim), Intermonte spa
- Alessandro Maria Lerro (advocacy), StratEQ srl e presidente Associazione Italiana Equity Crowdfunding
- Cristiano Motto (internazionalizzazione), fintech advisor, già head of information management di Barclays Bank
- Stefania Peveraro (relazioni istituzionali), EdiBeez srl
- Fabrizio Villani (marketing associativo), Fintastico.com
- Alessandro Zamboni (modelli di servizio fintech & regulatory), the AvantGarde Group
Tra gli associati della prima ora e membri del consiglio direttivo insieme ai fondatori si contano:
- Claudio Bedino (Oval Money)
- Giovanni Buono (Housers)
- Leonardo Frigiolini (Frigiolini&Partners)
- Antonio Lafiosca (Borsa del Credito)
- Matteo Masserdotti (200 Crowd)
- Nicolò Romani (SIA)
AssoFintech, pur essendo appena nata, ha già fatto sentire la sua voce. In particolare lo scorso 15 novembre una delegazione, guidata da Alessandro Lerro (convocato in quel momento nel suo ruolo di presidente di AssoFintech della prima ora) e composta anche da Fabio Allegreni e Stefania Peveraro, è stata ascoltata a Roma in sede di audizione dalla Commissione Finanze della Camera nell’ambito della serie di audizioni sul fintech (si veda altro articolo di BeBeez e qui il video integrale dell’audizione).
L’intervento si è concentrato su 12 proposte tese al miglioramento delle normative per lo sviluppo del settore, portate all’attenzione del Parlamento sulla base di numerose sollecitazioni da parte del mercato. Le 12 proposte sono in breve le seguenti:
Sviluppo dell’equity crowdfunding
- che le piattaforme possano intermediare anche strumenti di debito e non soltanto quote azionarie, con l’accortezza, però, che nel caso del debito gli investitori ammessi a operare siano soltanto quelli professionali
- che vengano facilitati gli investimenti in pmi non innovative, eliminando l’obbligo che una quota dell’investimento sia sottoscritto da investitori professionali
- che venga sviluppato un mercato secondario delle quote, consentendo il ricorso al regime di intestazione fiduciaria delle quote già previsto dall‘art. 100-ter del TUF, anche successivamente alla sottoscrizione (tema oggetto ora di un emendamento alla legge di bilancio alla Camera, presentato dal presidente della Commissione Finanze Maurizio Bernardo, si veda altro articolo di BeBeez).
Sviluppo del P2P lending
- che interessi e capital gain derivanti da investimenti in prestiti siano tassati come reddito personale in aliquota marginale e non come reddito da capitale con l’aliquota del 26%.
- che gli interessi passivi pagati dalle imprese a fronte di finanziamenti ottenuti tramite piattaforme di P2P lending siano deducibili sino al 30% dell’ebitda al pari di quelli pagati a fronte di finanziamenti erogati da banche, da fondi o tramite emissione di bond
- che anche per i prestiti erogati da privati possa essere fatto ricorso al Fondo centrale di garanzia, così come previsto per banche e fondi private debt.
Finanziamento della crescita delle imprese
- che il governo modifichi la normativa in modo tale da far sì che i fondi Pir possano essere tali soltanto se, oltre a tutte le condizioni stabilite in precedenza dalla legge di bilancio 2017, investiranno il 3% dei loro asset in fondi che investono in startup e pmi innovative e quindi, tipicamente, in fondi di venture capital (tema oggetto ora di un emendamento alla legge di bilancio alla Camera, presentato dal presidente della Commissione Finanze Maurizio Bernardo, si veda altro articolo di BeBeez).
- che venga facilitato l’accesso alle quotazioni su sistemi multilaterali di negoziazione, riducendo gli oneri economici iniziali e quelli di gestione
- che venga eliminato il rischio che le operazioni di capitalizzazione a round successivi siano sfruttate opportunisticamente per disinvestimenti a danno dei nuovi investitori, sfruttando le norme sul diritto di recesso.
Meno burocrazia
- che venga studiato il concetto di sandbox, visto che nel Regno Unito e in parecchi altri paesi nel mondo sono previste deroghe normative e regolamentari per le startup che ne facciano richiesta per testare per un periodo limitato i propri prodotti e servizi in un ambiente protetto, senza dover condurre preventivamente importanti investimenti solo per adeguarsi alle norme
- che in tema di antiriciclaggio venga consentita la cosiddetta “adeguata verifica” a distanza (cioé online) con forme e modalità che non richiedano più impegni in termini di tempi e costi rispetto a quelle richieste dalle norme comunitarie
- che nel modello 730 venga inserito un flag per dichiarare che si sono fatti investimenti in startup o pmi innovative, in modo tale che i dipendenti che li hanno fatti possano godere della detrazione fiscale prevista senza dover invece produrre il modello Unico come invece oggi è necessario fare.
AssoFintech ha ora in corso la campagna di adesioni early bird per il prossimo anno, in vista di un 2018 ricco di iniziative e impegni, che saranno tanto più efficaci quanto più i protagonisti del settore accoglieranno l’invito a partecipare insieme alla sfida fintech e fare quindi sistema e massa critica.
Per associarsi, basta compilare il modulo online sul sito dell’associazione all’indirizzo http://www.assofintech.org/
Per informazioni, scrivere a press@assofintech.org.