Il Tribunale di Firenze, con decreto depositato il 28 febbraio 2018, ha ammesso Malo spa alla procedura di concordato preventivo, fissando l’udienza di adunanza dei creditori per il prossimo 21 giugno. Malo era stata ammessa al concordato in bianco nel settembre 2017 (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel contesto dell’operazione di restructuring, il brand toscano, noto nel mercato internazionale dei capi made in Italy di alta gamma in cashmere, si propone di individuare un investitore che possa acquistare l’azienda, con le migliori prospettive possibili in termini di conservazione del valore aziendale e conseguente tutela delle aspettative di dipendenti e creditori.
Lo studio legale La Scala assiste Malo nell’operazione di restructuring, lo studio Ergon è invece advisor dell’operazione concordataria per gli aspetti finanziari e contabili, mentre LABS Investments è advisor sul fronte m&a.
Come possibile nuovo partner a settembre si parlava di un club deal di manager e investitori italiani guidati da Luciano Donatelli, attualmente presidente di LD Consulting (società di consulenza e team building per il tessile-abbigliamento, con un focus sul lusso), ma con un passato come ceo degli accessori, dell’upper casual e del knitwear presso Ermenegildo Zegna.
Malo è stata fondata nei primi anni ’70 dai fratelli Giacomo e Alfredo Canessa ed era poi passata sotto il controllo di IT Holding nel 1999. Nell’ambito dell’amministrazione straordinaria di quest’ultima, Malo era stata ceduta nell’agosto 2010 ad Evanthe srl, controllata da Exa-Engineering for architecture, realtà attiva nella realizzazione di negozi di lusso controllata da Giuseppe Polvani (allora amministratore delegato di Malo), Gianrico Specchio, Paolo Pratesi e Fabio Ducci (coo di Malo), tutti ex manager del gruppo Prada,
Nell’agosto 2014 il fondo Quadro Capital Partners guidato dal managing partner Giedrius Pukas ha poi acquisito il controllo della società italiana insieme a Retail Brands Collection (ex Sun Investment Partners), holding di investimento specializzata nel settore retail fondata da Sergey Lomakin, che ha un accordo di coinvestimento esclusivo sino al 50% con Quadro Capital (si veda altro articolo di BeBeez). A gennaio 2015 Giacomo Canessa, fondatore dell’azienda, era tornato alla guida di Malo con il ruolo di amministratore delegato.
Nell’esercizio che si è chiuso a marzo 2017 il brand è tornato a fatturare attorno ai 30 milioni di euro. Nel 2000, ai tempi dell’acquisizione da parte di Ittierre, ne fatturava 5, mentre la società aveva chiuso l’esercizio a marzo 2015 con 17,3 milioni di euro di ricavi (da 22,6 milioni nel 2014), con un ebitda negativo di 2,8 milioni (da -1 milione), una perdita netta di 5,2 milioni (da una perdita di 3,8 milioni) e un debito finanziario netto di 4,3 milioni (da 8,4 milioni) (si veda qui l’analisi di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).