Cambio di testimone in vista nel capitale di Lediberg, la società produttrice di agendine e taccuini, ma attiva anche nella stampa di pregio (Castelli Bolis Poligrafiche) e nella produzione di accessori in pelle per ufficio con il brand Nazareno Gabrielli, controllata dal 2014 un gruppo di investitori libanesi, aggregati nel veicolo Iris Capital Fund bv e guidati in particolare da Joe Seikaly, imprenditore che in Libano già opera nel settore , e che sono stati affiancati da un gruppo di investitori privati bergamaschi (si veda altro articolo di BeBeez).
La società passerà infatti sotto il controllo dell’imprenditore Marzio Carrara e del fondo Pillarstone Italy. La notizia, anticipata da MF Milano Finanza a fine febbraio, era stata poi confermata dallo stesso Carrara al Corriere della Sera, sebbene precisando che “la firma non c’è ancora”, e ieri il ceo di Pillarstone, John Davison, nel corso del suo intervento alla presentazione del piano strategico di Sirti (si veda altro articolo di BeBeez), ha ricordato che il fondo possiede una quota importante del debito di Lediberg.
Pillarstone Italy aveva infatti iniziato a operare a fine 2015, quando aveva siglato un accordo con Unicredit e Intesa Sanpaolo in relazione ai crediti verso 5 società per un valore nominale di circa un miliardo di euro (Burgo, Lediberg, Manucor, Alfa Park, e Cuki , si veda qui l’avviso di cessione dei crediti al veicolo di cartolarizzazione Pillarstone Italy Spv srl in Gazzetta Ufficiale), poi si sono aggiunti i crediti verso Sirti, sempre con un accordo con Unicredit e Intesa Sanpaolo, e poi i crediti verso Premuda, con un accordo che si è allargato anche a Banca Carige. L’ultimo deal riguarda infine Rdb Armatori, recentemente dichiarata fallita dal tribunale di Torre Annunziata (si veda altro articolo di BeBeez).
Quanto a Carrara, è l’azionista di riferimento di un veicolo costituito da una serie di imprenditori bergamaschi, che di recente dal veicolo di private equity tedesco Bavaria Industries Group ha acquisito la Arti Group, società da 100 milioni di euro di ricavi nel 2017, a cui fanno capo il Nuovo istituto italiano di arti grafiche di Bergamo e la Eurogravure di Treviglio. Il progetto di Carrara, dunque, è quello di portare Lediberg e le altre sue controllate del settore sotto un unica holding e costituire un grande polo della stampa.
Tornando a Lediberg, il gruppo di investitori organizzato attorno a Iris Fund aveva rilevato a sua volta la società dal fondo Synergo sgr e dalla famiglia Castelli, nel quadro di un accordo di ristrutturazione del debito sulla base dell’art. 182 bis della Legge Fallimentare , omologato da parte del Tribunale di Bergamo a fine 2013. Fondata nel 1965 da Lindo e Maria Castelli, Lediberg era stata acquisita da Mcc Sofipa nel settembre 2006, con Sofipa sgr che è stata poi acquisita nel 2012 da Synergo sgr.
L’azienda bergamasca ha chiuso il 2017 con 125 milioni di euro di ricavi da 144,6 milioni nel 2014 (ultimo documento contabile disponibile e approvato), quando aveva registrato un ebitda di 8,7 milioni e un debito finanziario netto di 86 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).