Sir John Peace e Fabio Sbianchi, rispettivamente presidente e l’amministratore delegato di Octo Telematics, primo provider globale nella fornitura di servizi telematici per il settore delle assicurazioni auto, hanno firmato un accordo vincolante con l’azionista di controllo Renova per l’acquisto del 20% delle azioni delle società (scarica qui il comunicato stampa).
A seguito di questa operazione la partecipazione di Renova nel capitale della società si riduce al 48,55% dal precedente, mentre la quota dei manager sale al 25%, poco al di sotto di quella del 26,5% in portafoglio al fondo Pamplona.
L’operazione è stata condotta per rendere Octo Telematics indipendente dal gruppo Renova e quindi non incorrere nelle nuove sanzioni imposte dagli Usa contro la Russia e dunque anche contro Renova, che fa capo all’oligarca Viktor Vekselberg. La nota di Octo Telematics dice infatti che. “La società è in contatto diretto con le autorità competenti americane ed è fiduciosa che con quest’operazione verrà meno qualsiasi tipo di problematica in merito all’indipendenza di Octo Telematics dal Gruppo Renova”.
Per gli stessi motivi nei giorni scorsi tutti i consiglieri che sedevano nel board di Renova hanno dato le dimissioni. Lo hanno fatto Josef Ackermann (ex capo di, Deutsche Bank), Luca Cordero di Montezemolo, John Deutch (ex capo della CIA, i servizi segreti Usa), Orit Gadiesh (donna economista israeliana ed ex presidente di Bain & Co), Vladimir Kuznetsov e Alexey Moskov.
Renova aveva comprato il controllo di Octo Telematics nel febbraio 2014 dal fondo Charme e dai suoi coinvestitori Amadeus Capital Partners e Keensight Capital, con il management che aveva reivestito per il 5% (si veda altro articolo di BeBeez). Successivamente Renova aveva ceduto una quota al fondo Pamplona.
Non è chiaro a questo punto che cosa ne sarà del processo di ipo che avrebbe dovuto portare a breve la società a Piazza Affari (si veda altro articolo di BeBeez). La nota di Octo Telematics non ne fa parola, mentre solo poco più di un mese fa Tamburi Investment partners, che nel 2015 ha sottoscritto un prestito convertibile da 8 milioni di euro emesso dalla società detenuta dai top manager di Octo, nella sua lettera agli azionisti aveva confermato che la quotazione della società era imminente (si veda altro articolo di BeBeez).
Octo Telematics ha chiuso il 2017 con ricavi consolidati per 239 milioni e un ebitda di 117 milioni. Per questo gli azionisti puntavano a ottenere un enterprise value di 1,2 miliardi. Ma pare che gli advisor (Mediobanca, Citi e Goldman Sachs, Barclays e Unicredit) stessero spingendo per una valutazione più bassa, attorno a un miliardo, pari comunque a un multiplo di 8,5 volte l’ebitda, per un incasso stimato da parte di Renova e Pamplona di almeno 350 milioni.
A fine 2017 Octo Telematics ha annunciato il perfezionamento dell’acquisizione degli asset assicurativi Ubi (Usage-Based Insurance) di Willis Towers Watson. Un modo per accrescere ancora il peso internazionale e consolidare la leadership nei mercati anglosassoni.