Si chiama Indaco Venture Partners sgr la società di gestione del risparmio indipendente che fa capo per il 51% all’ex management team di venture capital di Intesa Sanpaolo, guidato da Davide Turco e di cui lo stesso Turco circa un mese fa aveva anticipato il lancio (si veda altro articolo di BeBeez).
Indaco sgr ha già raccolto 130 milioni di euro per il suo primo fondo Indaco Ventures 1, che ha un obiettivo superiore ai 200 milioni di euro da raggiungere entro fine anno (con hard cap a 250 milioni). A sottoscrivere il primo closing sono stati Intesa Sanpaolo, Fondo Italiano d’Investimento e Fondazione Cariplo (si veda qui il comunicato stampa).
Il capitale dell’sgr fa capo ai 5 key manager: Davide Turco (amministratore delegato), Elizabeth Robinson (vicepresidente esecutivo) e gli investment director Antonella Beltrame, Alvise Bonivento e Valentina Bocca. Il restante 49% del capitale fa invece capo, con quote paritetiche, a Futura Invest (i cui principali azionisti sono Fondazione Cariplo e Fondazione Enasarco) e Intesa Sanpaolo.
Il Consiglio di amministrazione di Indaco sgr vedrà la presenza maggioritaria dei manager, oltre a due consiglieri di nomina Intesa Sanpaolo e due indipendenti (tra cui il presidente) espressi da Futura Invest. Il CdA sarà presieduto da Salvatore Bragantini, economista ed ex commissario Consob.
L’operazione era nota dallo scorso novembre, quando in occasione delle ultime battute del processo di vendita di Quadrivio sgr, si era saputo che fuori dal perimetro degli asset oggetto della vendita c’era appunto anche l’sgr costituita in joint venture nel 2016 con Intesa Sanpaolo e dedicata agli investimenti di venture capital (si veda altro articolo di BeBeez).
Il nome provvisorio della società era Venture Capital Partners sgr e il capitale a cavallo della scorsa estate era stato riorganizzato, portando in maggioranza al 51% il management, guidato da Davide Turco, con Banca Imi (gruppo Intesa Sanpaolo) e Futura Investche si spartivano metà per ciascuno il restante 49%. Inizialmente, invece, quando era nata nel maggio 2016, l’sgr era controllata da Quadrivio sgr e da IntesaSanpaolo, ciascuna con il 40%, e partecipata al 20% dal management. Intesa e Quadrivio sarebbero state anchor investor di un nuovo fondo di venture con target minimo di 120 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Il fondo investirà in 20-30 società, principalmente startup late stage, attive nei settori digitale, elettronica e robotica, medtech e nuovi materiali. Gli investimenti si concentreranno su realtà i cui vantaggi competitivi derivano da tecnologie proprietarie d’avanguardia o da innovazioni che portino a un’effettiva trasformazione digitale, con team e tecnologie Made in Italy o Developed in Italy, nell’ottica di favorire la creazione di qualificati posti di lavoro e, di conseguenza, lo sviluppo innovativo, sostenibile e resiliente del Paese.
E’ anche prevista una limitata allocazione ad investimenti in startup early stage, ma solo se le prospettive saranno basate su business model scalabili, replicabili e che possano crescere a livello globale basandosi su solidi vantaggi competitivi.
Il processo e le decisioni di investimento vedranno un ruolo determinante del management team che sarà supportato da primari advisor tecnologici (technology champions) e beneficierà dei servizi di analisi, segnalazione ed advisory di Cariplo Factory, che utilizza i flussi informativi e le competenze della piattaforma GrowITup promossa da Cariplo Factory insieme a Microsoft.
Cariplo Factory è la prima società strumentale di Fondazione Cariplo dedicata alla creazione di opportunità di lavoro per i giovani e alla crescita dell’imprenditoria giovanile. Lanciata due anni fa, Cariplo Factory oggi è una realtà importante che ha già realizzato oltre 6700 opportunità di lavoro delle 10mila che si era proposta di attivare in tre anni, inserendo i giovani in un ecosistema dedicato all’innovazione.