Fluentify, startup che con il suo servizio di tutoring online per l’inglese professionale pensato per le aziende, sfida il modello delle scuole di lingua tradizionali, ha annunciato ieri un round di investimento da 1,5 milioni di euro guidato da Stefano Marsaglia, senior partner di Peninsula Capital, che ha investito personalmente nella startup affiancato da altri investitori privati (si veda qui il comunicato stampa).
Fondata nel 2013 da Giacomo Moiso, Claudio Bosco e Matteo Avalle, Fluentify è in break-even da ormai due anni e dispone a oggi di un team di 14 professionisti interni, suddivisi tra gli uffici di Londra, Torino, Milano, Roma e la presenza commerciale in Svizzera, oltre ai 150 tutor esterni madrelingua operanti da tutto il mondo. L’80% del business è generato dal segmento B2B, in cui la società è specializzata (il restante 20% deriva dal segmento B2C).
L’operazione è volta a sviluppare ulteriormente la tecnologia sottostante alla piattaforma digitale, (tramite l’uso di sistemi basati anche sull’Intelligenza Artificiale), ampliare il business e la struttura commerciale in Italia e puntare sull’internazionalizzazione, con l’apertura di una sede in Francia.
Molteplici sono i progetti in pipeline che, grazie a questi nuovi fondi, andranno a sviluppare ulteriormente l’offerta della società: primo tra tutti il corso digital self-study, che permetterà ai professionisti di lavorare inizialmente in autonomia, per avvicinarsi poi gradualmente alle lezioni one-to-one con i tutor. In stadio avanzato anche la finalizzazione di processi di controllo basati sull’Intelligenza Artificiale.